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Dopo lo sciopero della fame anche quello della sete e la promessa di incatenarsi sotto la sede della Prefettura qualora il caso non sarà affrontato in maniera definitiva e in tempi celeri. Il sindaco del Comune di Cicala, Alessandro Falvo, non molla la presa e annuncia battaglia per quello che si prefigura come un lungo periodo di disagi per i cittadini del centro catanzarese. Dal primo marzo il medico di medicina generale, che ha ottenuto dall'Asp un incarico in regime provvisorio, non svolgerà più le sue attività in favore del comprensorio.
Da luglio, quando il medico con incarico definitivo era stato posto in quescenza, ne era stato nominato uno in regime provvisorio. Tutta l'utenza si era quindi dovuta registrare nuovamente a carico del nuovo professionista. La scadenza a partire dal primo marzo dell'incarico avrà come effetto quello di dover costringere ancora i cittadini ad una trasferta forzata a Catanzaro per completare una nuova registrazione a carico del medico che dovrà essere a breve nominato e forse non in regime definitivo. Proprio per sventare questo pericolo il sindaco della cittadina catanzarese ha iniziato già da ieri lo sciopero della fame e da oggi anche quello della sete.
Luana Costa