Bando alle polemiche e maniche rialzate per lavorare sodo: i soldi del Pnrr sono tanti ed il cronoprogramma che indica la dead-line a giugno 2026 va rispettato senza se e senza ma.

La scadenza limite di fine settembre scorso è stata superata non senza qualche batticuore: alcune sedi (Botricello) devono ancora vedere il cantiere ed altre (Soverato) sono dislocate altrove. Tutte però sono state attivate con connessione e personale. Il progetto complessivo - «epocale» secondo chi lo descrive - è ormai avviato ed irreversibile.

Tracciare e gestire ogni paziente, da quando si affida al servizio sanitario, fino al rientro a casa dopo ospedale e riabilitazione, è l'obiettivo ambizioso che la Regione Calabria tramite i soldi europei intende perseguire attraverso le Asp e le nuove centrali operative territoriali, le cosiddette Cot. A Catanzaro ha iniziato il censimento la sala Master Cot di via Daniele (che non è ufficio a sportello) in un'ala nuovissima accorpata al Polo sanitario esistente da anni. È qui il cuore di una macchina che entro due anni dovrà mettere a sistema l'intera rete di assistenza medico ospedaliera pubblica e accreditata.

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La storia sanitaria di ciascuno in un chip

«Siamo lavorando in modo molto preciso e puntuale sulla riorganizzazione della rete territoriale alla base del nuovo processo nel quale è prevista in modo inequivocabile la funzione delle case di comunità che sono praticamente dislocate in ogni ambito della regione - afferma il dottor Antonio Gallucci, direttore sanitario dell'Azienda provinciale di Catanzaro, delegato dal commissario Antonio Battistini fuori sede in questo periodo - Ogni cittadino avrà quindi la possibilità di essere assistito nelle varie arie geografiche in cui abita e la sua vita sanitaria sarà sempre visionabile all'occorrenza tramite il chip della tessera sanitaria». 

Rete virtuosa tra le cinque province

Nel dettaglio tecnico scende l'ingegnere Maurizio Benvenuto, responsabile della gestione tecnico-amministrativa dell'Asp: «Ci siamo messi a tavolino tutti i 5 responsabili del procedimento delle Asp, quindi Catanzaro con Crotone, Vibo, Reggio Calabria e Cosenza, e ognuno di noi aveva un finanziamento che era la Cot-interconnessione, abbiamo unito i soldi e abbiamo fatto un appalto specifico su Consip e quindi abbiamo realizzato questa che è la cot-master,  con unico sistema informatico che ci permette di dialogare con un unico linguaggio».

Asp Catanzaro ha in carico 70 milioni di progetti

È un progetto molto grande - continua Benvenuto -  l'Asp di Catanzaro è stata finanziata nel l'ambito del Pnrr con progetti per circa 70 milioni di euro, nella realizzazione di 11 case di comunità, 4 ospedali di comunità e 4 centrali operative territoriali. All'interno di questi progetti infrastrutturali ci sanno anche dei progetti poi di natura informatica».

Servono impulsi da ospedali e politica

Le carenze d'organico potranno essere un freno al sistema? «Sì se non si faranno gli sforzi adeguati - aggiunge Gallucci - gli ospedali recuperando le unità che servono ma anche l'ambito politico nazionale in primis e poi in seconda battuta quello regionale affinché si possa dare la dovuta risposta al territorio e agli ospedali e poter funzionare in eccellenza».

Le Centrali operative territoriali si possono raggiungere telefonicamente al numero verde 800 055911.