Il Tar ha inoltre confermato la correttezza della nomina dell'esperto di Radioprotezione contro cui era stato presentato ricorso
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Ok all’impiego di un mezzo mobile per la Pet al presidio “De Lellis” a Catanzaro. È stato completato l’iter autorizzativo per il riavvio della diagnostica nell’ambito della Medicina nucleare. A darne notizia è l’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco in una nota in cui si ringrazia per l’impegno il commissario straordinario Simona Carbone.
«Due importanti successi» quelli ottenuti dalla Dulbecco, si legge. «Il primo, di rilevante importanza soprattutto per l’utenza, consiste nell’avere ottenuto dall’Asp Cz, il parere favorevole della commissione preposta, necessario all’ impiego di un mezzo mobile per l’effettuazione delle Pet; tale mezzo sarà utilizzato nelle more della realizzazione di una sezione Pet strutturale, nell’ambito della Medicina Nucleare, sempre presso il presidio “de Lellis” oltre alla sostituzione della Pet attualmente in uso presso il presidio “Mater Domini” di Germaneto. Ciò consentirà di garantire a breve una adeguata risposta alle esigenze diagnostiche dei pazienti oncologici e non, dell’Area Centro e della Regione Calabria, evitando così agli stessi di doversi rivolgere ad altre strutture, a volte anche fuori regione, con conseguente abbattimento dei tempi d’attesa».
«Il secondo importante risultato – prosegue la nota – è rappresentato dalla favorevole decisione del Tar Calabria di Catanzaro, che ha confermato la correttezza della nomina, effettuata dal commissario straordinario, relativamente all’esperto di Radioprotezione. Avverso a tale nomina era stato proposto ricorso (n. 1947/2023 R.G.), ma in data 18 u.s., con ordinanza n. 34/2024, lo stesso Tar ha rigettato l’istanza cautelare, con condanna del ricorrente alle spese di lite. È stata così respinta la tesi dello stesso ricorrente, riproposta anche a mezzo stampa, tesa a dimostrare l’esistenza di profili di incompatibilità tra l’attività svolta dal direttore della Fisica Sanitaria e quella inerente alla nomina quale “Esperto di Radioprotezione” presso l’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro».
«Entrambi i risultati conseguiti - conclude la nota - consentiranno al management aziendale di riavviare in tempi brevi le attività di diagnostica Pet anche presso il presidio “de Lellis”, rispondendo alle pressanti istanze di salute dei pazienti e garantendo al contempo attività di controllo tecnico radioprotezionistico di II livello, esteso a tutte le apparecchiature dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro».