La struttura sanitaria ipotizza nel 2023 il raggiungimento del pareggio di bilancio. Entro fine anno il valore della produzione dovrebbe tornare ai livelli pre covid
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Nel 2022 la fuoriuscita dal piano di rientro e nel 2023 l'agognato pareggio di bilancio. È questa l'estrema sintesi del bilancio di previsione approvato nella tarda serata di ieri dal commissario straordinario dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, Francesco Procopio. Il documento contabile - si legge nella relazione di accompagnamento - esprime analiticamente il risultato economico che si prevede di realizzare a conclusione dell'esercizio 2022.
Il piano di rientro
Nel 2019 l'azienda aveva infatti adottato il piano di rientro «che contempla le manovre di riequilibrio economico-finanziario da porre in essere nel triennio 2019/2021. Atteso che le manovre previste nel piano di rientro non state completamente attuate per via del sopraggiungere dell’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid, l’azienda ha di recente intrapreso un percorso volto alla ridefinizione delle manovre da porre in essere per il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario».
Valori e costi di produzione
In primo luogo, il valore della produzione che è stato determinato in 185 milioni. Secondo il commissario «i dati di preconsuntivo lasciano presagire che l’azienda riuscirà a recuperare il gap di produzione registrato nei primi mesi del corrente esercizio, ed a tornare ai livelli di produzione consolidatisi nell’esercizio 2019». I costi della produzione si aggirano invece su 184 milioni di euro determinato in parte dai progressivi abbattimenti della spesa. In particolare, «all’acquisto di beni sanitari, farmaci e dispositivi, è stato ipotizzato un abbattimento di costo di circa il 5%».
Spesa per il personale
Anche la spesa per il personale sembra essere sotto controllo. Si ipotizza un importo di 103 milioni «e servirà per garantire le assunzioni per turn-over al 100% nonché le assunzioni programmate nel piano delle assunzioni per il biennio 2021/2022 adottato, unitamente al
fabbisogno standard di personale per il triennio 2021/2023». Effettuati infine gli accantonamenti nel fondo rischi: 200mila euro per le cause civili e oneri processuali, 1 milione per coprire la franchigia assicurativa e 500mila euro per coprire i costi degli interessi di mora.