Nessuno, tra i sanitari dell’ospedale di Cariati, ne aveva saputo nulla. Almeno non in maniera ufficiale. Eppure qualcosa si è mosso, anche se non nella direzione auspicata da chi, per l’elisoccorso, immaginava una posizione più adatta a fronteggiare le emergenze con la necessaria tempestività. La notizia trapela dal verbale di una riunione tenutasi alla Capitaneria di porto di Corigliano il 20 febbraio scorso. Presenti i rappresentanti della stessa, quelli dell’Ufficio locale marittimo di Cariati, dei Vigili del fuoco, dell’area Emergenza-urgenza calabrese e della costa ionica, del Comune del Basso Ionio cosentino (assenti invece rappresentanti del Comune di Corigliano-Rossano). Oggetto della discussione «il servizio di elisoccorso espletato dal Suem 118 nei porti di Corigliano e Cariati» e, nello specifico, le «criticità logistiche» legate all’utilizzo dei piazzali dei due porti come basi di atterraggio per gli elicotteri del soccorso sanitario.

«In sostanza – si legge nel verbale – poiché le aree portuali di Corigliano e Cariati non sono censite e autorizzate quali “elisuperfici”, il loro impiego a tal riguardo per le esigenze del Servizio 118 dovrebbe essere limitato ai soli ed esclusivi casi di assoluta emergenza medica».

A Rossano quasi pronta l’elisuperficie dell’ospedale

Le alternative sarebbero già state individuate e pronte a diventare operative. Anzi, è il caso di eliminare il condizionale perché la circostanza è stata illustrata in riunione dal direttore del Dipartimento regionale Emergenza/urgenza Riccardo Borselli. Per Corigliano Rossano, si legge nel verbale, «entro la fine del mese di marzo sarà agibile e utilizzabile l’elisuperficie dell’ospedale di Rossano, per la quale sono in fase di ultimazione lavori di adeguamento che l’abiliteranno anche al volo notturno». Così come previsto nella delibera dell’Asp di Cosenza n. 317 del 7 febbraio 2024 avente a oggetto, appunto, l’accordo con Azienda Zero per la realizzazione della rete di elisuperfici idonee al volo notturno in provincia.

A Cariati un campo sportivo come soluzione momentanea

Tra queste mancava (e manca tuttora) Cariati, dove il Comune ha comunque individuato e reso disponibile a partire da questi giorni di inizio marzo un’area per l’elisoccorso in sostituzione di quella portuale. Si tratta del campo sportivo in località Varco. La conferma arriva direttamente dall’assessore ai Servizi comunali Tommaso Critelli, presente all’incontro. Ma ancora, riferisce, si è in attesa del parere dell’Asp sulla conformità dell’area. «Ci hanno garantito che entro i primi di marzo avrebbero provveduto, ma stiamo aspettando», spiega a LaC News24.

E precisa come comunque si tratti di una soluzione temporanea. Quanto temporanea non si sa. «Può essere un mese così come sei mesi, non dipende da noi. Abbiamo individuato quest’area in urgenza, perché ne serviva una subito disponibile dato che il porto non è più utilizzabile per questi scopi», dichiara.

I dubbi del Nursind

Nicodemo Capalbo, dirigente del Nursind Cosenza, da tempo va dicendo che un’elisuperficie distante 5 chilometri dall’ospedale – com’è quella indicata – non garantisce la giusta tempestività dell’intervento. «Bisogna trasportare il paziente in ambulanza, ammesso che ce ne sia una disponibile, perdendo tempo prezioso».

Anche la dichiarata temporaneità della soluzione proposta non convince il sindacalista, non essendo stati indicati tempi precisi: «Si sa come vanno queste cose, potrebbe succedere che da lì non la spostino più».

E perché poi, ci si chiede, pur in un’ottica momentanea, non si è optato per il più vicino campo sportivo alla Marina anziché per quello, fuorimano, in località Varco?

Le rassicurazioni dell’assessore

Ma l’assessore Critelli rassicura: c’è un’area individuata dietro all’ospedale, con un sopralluogo già fatto, per la realizzazione della base. Scartata, invece, la soluzione prospettata durante la precedente amministrazione guidata dalla sindaca Filomena Greco. Anche in quel caso c’era stato un sopralluogo con i referenti dell’Enac e dell’Asp per analizzare la possibilità di realizzare l’elisuperficie nel perimetro dell’ospedale. «Secondo i tecnici lì non ci sono le condizioni atte al volo – afferma da parte sua l’assessore comunale – per una questione di venti e poi perché ci sono le case vicine».

Il nodo dell’elisoccorso notturno

Non resta, dunque, che attendere (non si sa quanto) per la soluzione definitiva. Con un grande nodo da sciogliere, quello dell’elisoccorso notturno. Del quale, al momento, nulla si dice e nulla si sa.

«È assolutamente necessario – rimarca Capalbo –. Cariati ha bisogno di un’elisuperficie diurna e notturna e quanto più vicina possibile all’ospedale, come a Paola. E ne ha bisogno al più presto, bisogna insistere adesso. Non è possibile avere il servizio solo dalle 7 del mattino fino a metà pomeriggio. Per il resto come si fa? I tempi di intervento per un infarto sono di 90 minuti entro i quali il paziente deve essere portato in Emodinamica. Quella di Castrovillari funziona solo 6 ore al giorno, le uniche due più vicine operative h24 sono a Cosenza e Catanzaro e per raggiungerle in ambulanza si impiega minimo un’ora e mezza, correndo come pazzi».

Non è solo Cariati, è tutto un territorio che viene tagliato fuori dalla possibilità di salvezza in caso di emergenza. «Qui abbiamo un bacino di utenza di 200mila persone. Ognuna di loro potrebbe essere un altro Serafino Congi», dice il dirigente del Nursind ricordando la tragica morte del 48enne di San Giovanni in Fiore.

«Lì dopo quanto è successo, dopo le polemiche e le fiaccolate hanno trovato l’accordo per l’elisuperficie notturna allo stadio comunale», ricorda. Per poi aggiungere amaramente: «Non possiamo ogni volta aspettare che si compia la tragedia per agire».