L'ente di governance della sanità regionale si prepara alla manifestazione d'interesse per reclutare amministrativi, tecnici e informatici. A breve il decreto del commissario ad acta. I sindacati chiedono la possibilità di attivare uffici periferici
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Non solo bilanci. All’aggiornamento del tavolo interministeriale in programma il prossimo 8 ottobre la struttura commissariale vuole anche dimostrare che la tanto vituperata creatura – Azienda Zero – ha ragione d’esistere. Dotata di una direzione strategica e di poche e marginali funzioni, ora l’ente di governance studia il colpo di coda.
L'architettura di Azienda Zero
Il timing è piuttosto serrato e prevede la celere approvazione di un dca – da far valere anche sui tavoli romani – per definire una volta per tutte una metodologia condivisa nel trasferimento delle funzioni dalle aziende ospedaliere e sanitarie verso il centro di comando in Cittadella. Questo sin dalle origini l’obiettivo di Azienda Zero, ma con un meccanismo più volte inceppato.
Mappatura del personale
Adesso l’accelerazione impressa dal commissario straordinario dell’ente di governance che ha commissionato una mappatura del personale potenzialmente interessato al passaggio in Azienda Zero, per ora impiegato negli enti del servizio sanitario regionale con funzioni amministrative, tecniche e informatiche. È questo il nuovo gruppo di attività che dovrebbero essere assorbite, assieme alle risorse umane e a quelle finanziarie per tentare finalmente di avviare i motori dell’ente che aspira ad accentrare le mansioni amministrative, sgravando così le aziende sanitarie e ospedaliere.
La manifestazione d'interesse
I funzionari potenzialmente da assorbire sono 53, a loro sarà rivolta la manifestazione d’interesse che a breve sarà bandita per regimentare i tempi e fornire Azienda Zero di proprio personale. Una procedura su cui, però, le organizzazioni sindacali hanno chiesto garanzie a tutela degli stipendi e della carriera di chi deciderà, infine, di aderire al reclutamento con la possibilità di attivare uffici periferici nelle aziende di provenienza per evitare di vanificare lo sforzo mandando deserta la manifestazione per indisponibilità dei funzionari al trasferimento in Cittadella.
L'incontro in Cittadella
È quanto hanno sottolineato i sindacati, convocati oggi dal management di Azienda Zero per ottenere il placet sulla nuova architettura dell’ente. Al tavolo delle trattative la Cisl Fp, la Fp Cgil e la Uil Fpl; in particolare, la delegazione della Cisl presente con la segretaria regionale, Luciana Giordano, ha espressamente richiesto l’apertura della mobilità interregionale e procedure concorsuali per intercettare funzionari intenzionati a rientrare in Calabria da altre regioni d’Italia o nuove risorse, possibilmente giovani a copertura del fabbisogno, definito in 67 unità di personale.
L'eterna emergenza urgenza
La Cisl Fp ha, inoltre, chiesto delucidazioni sugli effetti applicativi della riforma con l’avvio di un tavolo di trattative decentrato per discutere delle normative e dei contratti. Al centro dell’incontro anche le disfunzioni che continuano ad alimentare malcontento nell’area dell’emergenza urgenza a causa di una gestione non esattamente ordinata. L’intero settore, tuttavia, dovrà ancora attendere per il definitivo transito in Azienda Zero.