Prorogato il Co.co.co del personale infermieristico, mentre si attende l’adesione dei medici alla proposta contrattuale che per molti però non è compatibile
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Per tutta la giornata nella sede della direzione generale dell’Azienda sanitaria di Cosenza, si sono succedute le riunioni per trovare una soluzione al problema della scadenza dei contratti del personale sanitario delle Usca. Con la cessazione dello stato di emergenza sono venute formalmente a mancare le condizioni per il mantenimento in servizio con rapporti di lavoro atipici di medici ed infermieri.
Non è un problema di risorse, bensì di modalità di instaurazione del rapporto di lavoro in questa fase intermedia tra la cessazione appunto dello stato di emergenza e la riforma dell’assistenza territoriale introdotta dal recente dm 77 che prevede la prossima istituzione delle Uca - Unità di continuità assistenziale - e delle centrali operative territoriali distrettuali.
Ai medici in scadenza di contratto, l’Asp ha proposto un contratto in convenzione per la copertura dei turni di guardia medica integrato con prestazioni di continuità assistenziale. In pratica, i medici saranno chiamati a coprire turi di guardia medica ed a integrare l’orario con prestazione analoghe a quelle fin qui svolte per l’assistenza dei soggetti Covid paucinsintomatici in isolamento domiciliare. Non tutti i medici potranno accettare poiché le attività di guardia medica non possono essere svolte da medici specializzandi; e buona parte dei medici Usca appartenente proprio a questa categoria. Successivamente l’Asp, per eventualmente implementare l’organico, pubblicherà un nuovo avviso per reclutare altri medici con l’alto rischio che possa andare quasi deserto.
Per gli infermieri invece è scattata una proroga di due mesi: nel loro caso il Co.co.co è stato giustificato con la necessità di garantire il servizio. Non saranno invece prorogati i contratti degli amministrativi. Nelle prossime settimane, su indicazione del commissario ad acta e del dipartimento Tutela della salute, si procederà a redigere il Piano dei fabbisogni ed a pubblicare i relativi bandi di concorso.
Sulla vicenda il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L‘Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha lavorato e sta lavorando incessantemente in questi giorni, per prorogare i contratti in scadenza degli operatori sanitari. A breve, saranno rinnovati i rapporti di lavoro dei medici Usca, pur con diversa tipologia di contratto, attesa la scadenza del 30 giugno degli istituti contrattuali previsti precedentemente, che erano legati allo stato di emergenza. La situazione più complessa si registra con gli infermieri - continua Graziano - che erano stati contrattualizzati con vecchi Co.co.co, contratti non più utilizzabili perché non coerenti con le disposizioni di legge vigenti. In questo caso, d’intesa con il Prof. Profiti, Commissario di Azienda Zero, si è deciso, visto il contesto epidemiologico, per non rischiare interruzioni di servizi essenziali, nell’ambito dell’assistenza ai pazienti Covid positivi, di rinnovare il loro contratto per altri sessanta giorni, nell’attesa di poter mettere in sicurezza, con personale dedicato, i percorsi assistenziali dei pazienti Covid positivi. Si lavora altresì per una soluzione strutturale per i circa 40 lavoratori impegnati (tramite ditta esterna) da anni a garantire servizi essenziali per questa Azienda. E il cui contratto è in scadenza oggi 30 giugno. Mi preme evidenziare, a tale riguardo, - conclude Graziano - che questa Azienda sta facendo di tutto per intraprendere percorsi strutturali di inserimento lavorativo delle predette categorie di operatori che riteniamo essenziali nel perseguimento della nostra mission aziendale».