«Ho deciso di venire in Italia per aiutare le persone italiane e per imparare qualcosa di nuovo. È un'esperienza unica». Aiutare sistemi in affanno, come quello calabrese, è la mission dei medici cubani che in questi mesi stanno operando con spirito di servizio e cooperazione. Il 35enne Reinier Alcantara Quiala, medico dell'unità operativa di medicina interna, è da poco arrivato all'ospedale di Soverato insieme ad altri 4 colleghi che si aggiungono così ai 7 già presenti nel presidio. Si tratta del secondo contingente di medici cubani destinati all'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e del terzo giunto in Calabria.

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«Operazione positiva»

«Il bilancio di questa operazione si sta rivelando positivo – commenta Benedetto Caroleo, direttore ff dell'Unità Operativa di medicina interna dell'ospedale di Soverato -, questi colleghi sono particolarmente inclini ad entrare nel nostro tessuto sociale e ad integrarsi con noi anche dal punto di vista dell'attività professionale. Lo fanno anche molto rapidamente e molto efficacemente per cui devo dire che l'idea di poter integrare le carenze del nostro servizio sanitario che è notoriamente ammalato da un po' di anni, attraverso questi colleghi, si rivela un'idea utile ovviamente se si considera come una soluzione ponte fino alla sistemazione dei nostri colleghi italiani precari o dei colleghi che non sono stati inseriti ancora nel mondo lavorativo».

«Rafforzare il presidio»

Dunque un'operazione che si sta rivelando positiva per un presidio che serve tre province e che necessita di un potenziamento dell'offerta sanitaria. «Sicuramente non ci si può distrarre rispetto a quelle che sono le esigenze di questo ospedale che deve essere in qualche maniera potenziato con altre decisioni strategiche che dovranno essere prese. Certamente questa dei medici cubani è una possibilità che è stata data all'ospedale di Soverato per poter far fronte alla richiesta da parte degli utenti che diventa sempre più massiccia».