Il Codacons lamenta come con provvedimento della Regione Calabria, DCA nr. 51 del 31 gennaio 2018, sia stato sostanzialmente ridotto il tetto delle forniture di presidi diabetici, per il diabete alimentare e per chi usa ipoglicemizzanti orali.

«In molti casi il numero dei dispositivi per l’autocontrollo del diabete - sostiene Francesco Di Lieto del Codacons - viene oggi ridotto ad una confezione ogni tre mesi. Parliamo delle strisce reattive che indicano, tramite il sangue, la quantità di glicemia, che rappresenta un fondamentale parametro per i soggetti diabetici. Sono in molti i diabetici che lamentano come una confezione da 25 “striscette” non possa certo risultare sufficiente per garantire il monitoraggio nell’arco di 90 giorni».

L’autocontrollo della malattia

«La mancata concessione di un numero adeguato di “striscette” è grave anche alla luce delle raccomandazioni delle Società Scientifiche della diabetologia, per le quali sarebbero necessarie almeno 150 strisce al mese per il diabete di tipo 1 ed almeno 100 strisce per il diabete di tipo 2 insulino-trattato».

«Garantire un puntuale autocontrollo della malattia – aggiunge - costituisce uno strumento di libertà e di consapevolezza che stimola i soggetti diabetici ad adottare un corretto regime alimentare ed uno di stile di vita attivo. Il Codacons chiede alla Regione di ritornare sui propri passi, sia per dare la possibilità al diabetologo di “cucire su misura” la migliore cura per il singolo paziente e sia per risparmiare».

I costi del malato diabetico

«Infatti una singola giornata di ricovero in ospedale di un soggetto diabetico costa al Servizio Sanitario Regionale ben mille euro, mentre se si migliorasse l’efficacia della terapia, di cui l’autocontrollo è parte determinante, si potrebbero risparmiare sul serio, garantendo libertà ai diabetici».