Con una dura missiva inviata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona, hanno rassegnato in massa le proprie dimissioni. Si tratta dei primari dello Jazzolino di Vibo Valentia, giunti ad un clamoroso gesto sulla scorta del piano di riorganizzazione della sanità regionale varato dal commissario ad acta Massimo Scura.

Sedici direttori di struttura che additato l’atto commissariale come fortemente “penalizzante” nei confronti dell’ospedale di Vibo, «spogliato gradualmente dei reparti di Nefrologia, Microbiologia, Malattie Infettive, Medicina Nucleare, Orl, Oculistica, Centro trasfusionale, con dimezzamento dei posti letto nel contesto di una popolazione provinciale globalmente ridotta di oltre 15 mila unità prevalentemente di età giovanile compensato da circa 4 mila immigrati senza reddito fisso e con un incremento dell’età anagrafica media e di una rappresentazione demografica che privilegia le classi più avanzate di età. Per una sperequazione pari al 50% dei riferimenti nazionali».

 

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