Indica l'insieme di disturbi e manifestazioni cliniche che persistono dopo l'infezione da Coronavirus, la sindrome da Long Covid può portare con sé strascichi cardiaci, respiratori, muscolari o neurologici in grado di debilitare una persona sotto molti aspetti e per parecchio tempo.

Come spiega Giuseppe Rosano, professore di cardiologia al St George's Hospitals University of London e membro del team di specialisti del Long Covid della stessa università: «Quelli respiratori sono soprattutto difficoltà a riprendere il respiro dopo l'evento acuto, l'avere affanno che persiste anche per esercizi lievi. Quelli cardiaci possono andare dalle palpitazioni al dolore toracico o ad affanno di origine cardiaca, soprattutto quando si sta a letto. Quelli neuromuscolari sono più difficili perchè possono essere sfumati come i dolori alle braccia, alle gambe, alla muscolatura in generale. Quelli più neurologici sono la persistenza di una sindrome ansiosa o anche difficoltà a concentrarsi. Quest'ultimo è un sintomo riportato molto frequentemente. C'è difficoltà a rifocalizzarsi sul lavoro o sulle letture dopo u episodio di Covid».

Consulenze gratuite a Vibo

E così per guidare il paziente verso un approccio terapeutico mirato, il centro polispecialistico Vi.Gi. Di Vibo Valentia ha organizzato un open day offrendo una consulenza gratuita, un servizio di attività sociale rispetto a un problema il più delle volte sottostimato. «Generalmente l'indice di incidenza sta tra il 10% e il 25% dei pazienti che hanno avuto un Covid un po' più severo. Oggi si vedono anche quei pazienti che hanno avuto delle forme più leggere che però hanno degli effetti collaterali che persistono a lungo termine».

Le raccomandazioni dello specialista

«Abbiamo pensato di organizzare questa giornata perchè bisogna rispondere alla necessità sanitaria del pubblico, sono problemi che persistono e che spesso non vengono identificati. Ovviamente in una certa percentuale di pazienti, determinati tipi di intervento come la fisioterapia respiratoria, le terapie cardiovascolari, o anche delle terapie di supporto neurologiche, possono essere efficaci nell'accorciare il periodo di durata di questi sintomi che possono durare anche un anno. Una iniziativa che ha avuto un ottimo riscontro: «Non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste - conclude Rosano - pertanto ne organizzeremo altre per poter accontentare tutti». Dunque quali le raccomandazioni? «Parlare con il proprio medico, far presente quali sono i sintomi e dire cosa è successo dopo il Covid. Vedere dunque se c'è necessità di dover approfondire da un punto di vista terapeutico o diagnostico».