Prendersi cura del paziente, con trattamenti ottimali in grado di garantire una migliore sopravvivenza e qualità della vita, è l’obiettivo di ogni medico. Oggi, di fronte a processi di trasformazione importanti, le strutture sanitarie sono chiamate ad affrontare sfide inedite.

 

SM, in Calabria arriva il PDTA

Una di queste è l’adozione dei percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali (PDTA) , uno strumento chiave per favorire l’allineamento migliore tra le competenze necessarie, le fasi del processo di cura e, di conseguenza, l’appropriatezza degli interventi previsti. In Calabria, la regione, ha approvato in via definitiva il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la Sclerosi Multipla, malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.

Dopo Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Lombardia anche la nostra Regione si dota di uno strumento che il Piano Sanitario Nazionale prevede per garantire alle persone con patologie ad alto impatto sociale e ad alto costo, una presa in carico individualizzata a partire dalla diagnosi, l’accesso uniforme a servizi e prestazioni in relazione alle fasi della malattia, alla sintomatologia, ai livelli di disabilità, ai bisogni.

!banner!

Una boccata d'ossigeno per gli ammalati di SM

Il Decreto appovato, frutto di un lavoro intenso tra il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e il Coordinamento Regionale AISM Calabria (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) stabilisce che le Aziende Sanitarie Locali si debbano dotare di un PDTA aziendale sulla linea del documento approvato a livello regionale, per garantire alle persone con sclerosi multipla una qualità di vita adeguata per ciò che riguarda la presa in carico sanitaria, ma anche per aspetti non necessariamente clinici come la comunicazione della diagnosi e il patto di cura. Un elemento importante è che già nel Decreto della Regione Calabria si prevede l'istituzione di una Commissione Regionale per il monitoraggio e l'implementazione del PDTA.

Tale commissione - costituita dai rappresentanti dei centri SM di secondo livello, il rappresentante dei farmacisti, il rappresentante del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e dal rappresentante regionale AISM - avrà tra l’altro il compito di valutare il corretto funzionamento dei Centri coinvolti. Il PDTA, se applicato adeguatamente, genererà valore aggiunto e spinta alla trasformazione del sistema sanitario migliorando la condizione di vita delle persone affette dalla grave patologia.