L'arrivo degli specialisti pneumologi dal policlinico Gemelli di Roma in Calabria è previsto per domenica sera. Lunedì prenderà ufficialmente il via l'operazione "svuota ospedali" nei tre principali presidi sanitari che stanno fronteggiando in queste settimane la quarta ondata pandemica: l'azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza, l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro e il Gom di Reggio Calabria. Tre giornate - da lunedì a mercoledì - dedicate all'affiancamento per consentire ai professionisti calabresi di prendere confidenza con le tecnologie già in uso da un anno all'ospedale romano, dov'è stato testato con successo il progetto di telemedicina.

La pressione sugli ospedali

Nella sua prima fase, il progetto sarà radicato, infatti, nelle aree ospedaliere dov'è più alta la pressione assistenziale. I medici del policlinico Gemelli forniranno spiegazioni tecniche per avviare un processo di dimissioni più rapido nei reparti di Malattie Infettive, Medicina e Pneumologia che in questi giorni - quasi ovunque in Calabria - sono giunti a saturazione a causa dell'esponenziale incremento dei contagi. È quasi corsa contro il tempo se si considera che in tutta la regione sono allo stato disponibili solo 65 posti letto di area medica e 20 di terapia intensiva.  

In Calabria 20 ricoveri al giorno

Secondo una proiezione effettuata dalla fondazione Gimbe, almeno l'1% su circa duemila contagiati al giorno finisce ricoverato in un reparto ospedaliero. Cifre a tre zeri con cui la Calabria ha iniziato quest'anno a fare i conti e che protrebbero produrre in prospettiva almeno 20 ricoveri al giorno, 140 ogni settimana; un andamento che rischia di far implodere gli ospedali calabresi da tempo ormai sotto stress nelle sue aree mediche. Così si tenta di dimettere più pazienti possibile - tra coloro che sono stati già stabilizzati - da monitorare a casa attraverso l'impiego di saturimetri

Il controllo da remoto dei pazienti

Le attrezzature saranno fornite dai medici ai pazienti al momento delle dimissioni che continueranno a seguirli da remoto misurando la saturazione dell'ossigeno a distanza, liberando al contempo postazioni ospedaliere preziose in questa delicata fase. Il successivo step prevede poi il coinvolgimento su vasta scala dei medici di medicina generale che contribuiranno anche in una fase pre ricovero a gestire i pazienti che hanno contratto il covid direttamente a casa fungendo da filtro per evitare ricoveri inappropriati.