VIDEO | Ad organizzare l'incontro è stato Carmine Galiano, giovane del posto che sin dalla nascita convive con la patologia. Insieme a lui c'erano medici, amministratori ed esponenti del mondo dell'associazionismo
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Nella giornata internazionale dell’epilessia, che si tiene ogni anno il 12 febbraio, in tutta Italia si sono svolti convegni sul tema dal titolo “Metti in panchina l’epilessia”, in riferimento alle panchine viola che sono il simbolo dell’evento. Uno di questi incontri si è tenuto anche a Scalea, nelle sale della biblioteca comunale. Ad organizzarlo è stato Carmine Galiano, un giovane del posto che convive con l’epilessia sin dalla nascita e che ormai da anni si occupa di progetti e iniziative che hanno l’obiettivo di sensibilizzare la società civile sull’argomento. Al tavolo dei lavori, oltre a Galiano, hanno partecipato: il sindaco della città, Giacomo Perrotta; la vicesindaca Annalisa Alfano; la consigliera comunale alle Pari Opportunità, Maria Teresa Faillace; il presidente della locale pro loco, Salvatore Licursi e la dottoressa Maria Assunta Urciuolo. La serata è stata allietata dal trio di musicisti composto da Salvatore Cauteruccio, Sara Sofia e Olivia Bruno.
Anni di battaglie
«Ho cominciato le mie battaglie nel 2018 insieme all'amministrazione Licursi – ha detto Carmine ai nostri microfoni - e sto proseguendo adesso con l’amministrazione Perrotta». È un rapporto speciale quello che lega il giovane all’attuale primo cittadino scaleoto, dal momento che quest’ultimo, in più occasioni, ha assistito all’arrivo improvviso di una crisi epilettica durante i raduni degli scout, di cui entrambi fanno parte. Carmine, infatti, nonostante la patologia, vive una vita tranquilla e senza troppe restrizioni. La sua è una forma di epilessia per certi aspetti meno grave, che comporta crisi in grado di risolversi autonomamente nel giro di qualche minuto, senza la necessità di interventi. «Quando accade mi blocco, gli altri se ne accorgono, io no». Però avverte il malessere in anticipo e sa che in quegli istanti deve mettersi al sicuro e attendere senza agitarsi che la crisi passi. «Sono farmacoresistente – racconta -. Ma oramai ho imparato a gestire ogni cosa».
Tanti gli ospiti in sala
La manifestazione è stata patrocinata dall’amministrazione comunale di Scalea, dalla locale pro loco, da “La banca del tempo” e da “Aice” (Associazione Italiana Contro l’Epilessia). In sala c’erano anche medici ed esperti del settore che hanno spiegato ai presenti che esistono forme più o meno gravi della patologia, ma che oggi, grazie alla ricerca scientifica, con qualche piccola accortezza, i pazienti possono condurre una vita normale, proprio come testimoniato da Carmine. Fondamentale è stato l’apporto della dottoressa Maria Assunta Urciuolo, medico neurologo dell’Asp di Cosenza, che ha illustrato in modo chiaro i vari aspetti della patologia e risposto ai dubbi e alle perplessità del pubblico in sala.