Prosegue il ping pong di responsabilità sul rinnovo dell'accreditamento del Sant'Anna Hospital, clinica privata di Catanzaro che alla vigilia di Natale era stata interdetta dall'azienda sanitaria provinciale dall'erogare prestazioni assistenziali per conto della sanità pubblica. In giornata è stato notificato il nuovo verbale dell'organismo tecnicamente accreditante della Regione Calabria che per l'ennesima volta ha effettuato una ispezione all'interno della struttura privata per verificare il possesso dei requisiti per ottenere l'accreditamento.

Superate le criticità

Il documento - all'esito dell'accesso effettuato lo scorso 22 febbraio - ha confermato il possesso dei requisiti per il rinnovo dell'accreditamento e contestualmente il superamento delle criticità riscontrate nel precedenti sopralluoghi eseguiti il 24 novembre e il 24 dicembre 2020. In particolare, la carenza del personale della riabilitazione intensiva, la mancanza di formazione periodica, l'assenza della figura del farmacista per acquisti e gestione del magazzino e la convenzione per il trasporto sanitario dei pazienti.

I requisiti del reparto Utic

Verificato anche il mantenimento dei requisiti del reparto Utic, le cui attività risultano sospese dall'ottobre del 2019 e riattivate il 5 febbraio scorso. L'unità era finita anche al centro di una inchiesta della Procura della Repubblica sull'erogazione di rimborsi da parte della Regione per ricoveri nei fatti mai avvenuti.   

Parere favorevole

Il verbale tirando le conclusioni afferma che «tenuto conto delle evidenze documentali visionate in sede di verifica, dei locali visitati e delle risposte fornite in sede di audit, il gruppo Ota, ha elementi sufficienti per esprimere la propria valutazione. Poiché la verifica non può prevedere la raccolta di tutte le evidenze possibili, ma si basa su analisi a campione, il risultato della visita di verifica non garantisce la totale assenza di non conformità nelle aree valutate. Per la verifica del mantenimento dei requisiti minimi di autorizzazione si rimanda al verbale di competenza della commissione preposta dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro».

La palla passa alla Regione

L'asp aveva già espresso un parere favorevole e quindi adesso toccherà al dipartimento Tutela della Salute accordare un rinnovo o avviare un nuovo accreditamento alla clinica privata.