Il capogruppo regionale del Pd contro la delibera firmata dalla commissaria dell'Asp Bettelini: «Scelta immotivata, serve piano razionale»
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Riorganizzazione nel Cosentino, «Inutile girarci intorno: la cosiddetta "conversione in punto di prelievo" dei laboratori d'analisi di Corigliano Rossano, imposta dal commissario Asp Bettelini, significa semplicemente chiusura. Siamo di fronte a scelte che vengono assunte senza alcun confronto preventivo con il territorio e senza alcuna ragione plausibile».
È quanto dichiara il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Domenico Bevacqua.
«Sembra quasi che gli unici moventi – aggiunge Bevacqua – siano l'improvvisazione e il desiderio di mostrare comunque una qualsiasi attività, magari per soddisfare qualche input romano. E tutto ciò non è accettabile. Non lo è per la terza città della Calabria, così come non lo è per Cassano, Lungro, Cariati, Cetraro e Mormanno. Sostengo pertanto senza riserve la lotta intrapresa dai circoli Pd di Corigliano Rossano, Cariati e Cetraro per scongiurare la cessazione di un servizio essenziale alla cittadinanza. Neppure l'emergenza Covid è servita per manifestare in maniera lampante la necessità di potenziare quell'assistenza territoriale che è il primo argine per evitare la saturazione di ospedali spock e hub. C'è bisogno di un piano razionale e ragionevole che sappia coniugare efficienza ed erogazione compiuta dei Lea».
«Per questo – conclude il capogruppo del Pd – chiederò nei prossimi giorni un incontro al commissario Cotticelli per chiedergli di sospendere i provvedimenti in essere, invitandolo ad aprire un confronto franco e serrato che tenga conto dei territori, delle loro difficoltà e della urgenza di avvicinare i servizi ai cittadini».