21 metastasi asportate da una paziente cinquantenne affetta da un tumore al colon. Lo straordinario intervento eseguito all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dall’equipe diretta dal dottor Sebastiano Vaccarisi, direttore della chirurgia epatobilio-pancreatica e trapianti, ha suscitato clamore e unanimi apprezzamenti, soprattutto in una fase travagliata per la sanità calabrese.

I travagli della sanità calabrese

Tra poco sarà investita dallo tsunami del decreto di azzeramento dei vertici aziendali, preannunciato da Giulia Grillo. Anche se proprio il commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile, sembra destinato a salvarsi dalla furia del Ministro, sia perché è riuscito a chiudere il bilancio in pareggio, sia per i contestuali passi in avanti compiuti sul piano degli investimenti strutturali e della qualità dei servizi erogati. Tra le mura del nosocomio bruzio persiste il problema di assistenza nel pronto soccorso, determinato dall’abbondanza di codici bianchi, dagli spazi angusti in cui gli operatori devono operare, ma anche dall’afflusso di pazienti provenienti da tutta la provincia.

Crescono le aree di eccellenza

Però contestualmente crescono e diventano sempre più ampie anche le aree di alta qualità. Quella della chirurgia epatobilio-pancreatica e trapianti è una di queste, tanto che i medici sono richiesti per consulenze anche nelle strutture ospedaliere del nord Italia. La professionalità ed il lavoro di squadra, condotto insieme al personale paramedico e infermieristico, consente di superare il gap infrastrutturale. Salvatore Bruno ha incontrato il dottor Vincenzo Pellegrino, membro di questo eccellente team.