Luca Padua, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico Gemelli di Roma, è intervenuto a Sellia Marina al focus su "La robotica nella riabilitazione" che al giorno d'oggi permette di raggiungere risultati importanti favorendo l’esecuzione di un’attività funzionale completa nella persona neurolesa. «La robotica è nata per aiutare l'uomo - spiega - è una tecnologia che noi dobbiamo imparare a guidare sapendo che cosa determina a livello cerebrale». L'evento si è svolto al Centro “Aqua Salus”, specializzato nella riabilitazione in ambito ortopedico e neurologico, una struttura dove l'intelligenza artificiale applicata alla sanità sta dando i suoi frutti. «La nostra peculiarità è la presenza delle vasche perla riabilitazione acquatica - spiega Roberto Colao, direttore sanitario del centro - e da qualche messe abbiamo anche questo set di macchine per la riabilitazione robotica dell'arto superiore. Facciamo un intervento specifico sulle varie articolazioni, spalla, gomito, polso e sulle singole dita delle mani». Dunque per il professore Padua si tratta di risultati destinati a migliorare grazie ad un tipo di riabilitazione più efficace rispetto a quella convenzionale. «Io penso che ci aspettano dieci anni incredibili dove capiremo come funziona il cervello, la scienza ci aiuterà ma senza allontanarci minimamente dall'aspetto profondamente umano. Siamo in un momento cruciale».

La riabilitazione tecnologica

Lo stesso ha annunciato con soddisfazione: «nei prossimi mesi sarà attivata una collaborazione tra la mia cattedra presso il Gemelli ed il centro Aqua Salus per l’avvio di percorsi formativi e di studi multicentrici sulla neuroriabilitazione dell’arto superiore con strumenti convenzionali e robotici. Nel corso degli ultimi anni - ha spiegato Pauda - grazie alle nuove conoscenze nell’ambito delle neuroscienze, si è sviluppato un crescente interesse per la neuroriabilitazione con un aumento del 300 per cento negli ultimi dieci anni e 500 per cento negli ultimi 20 anni. A tale crescita esponenziale ha contribuito anche lo svilupparsi, accanto alla riabilitazione convenzionale, della riabilitazione tecnologica, ormai entrata nella pratica clinica dei centri di eccellenza. La strumentazione riabilitativa robotica è uno degli ambiti di maggiore evoluzione negli ultimi anni».

La robotica per favorire migliori condizioni di vita

Il focus su intelligenza artificiale e riabilitazione, coordinato dal giornalista Luigi Stanizzi, finalizzato ad approfondire le modalità di utilizzo delle nuove tecnologie nella riabilitazione, ha registrato la partecipazione di  medici, terapisti e associazioni dei pazienti, il sindaco Francesco Mauro. Per il fisiatra Roberto Colao, direttore della struttura calabrese, «la robotica, temuta protagonista della quarta rivoluzione industriale, può essere utilmente impiegata per costruire migliori condizioni di vita per tutta la comunità. Anche in Calabria, lavorando sodo, nel pieno rispetto delle procedure amministrative e realizzando connessioni con le eccellenze sanitarie del Paese, si possono ottenere risultati scientifici di primo piano. Abbiamo le professionalità giuste per valorizzare le tante risorse professionali che agiscono sul territorio e garantire il diritto alla salute del cittadino».