Torna il Premio ideato quindici anni fa dal neurologo Domenico Consoli. Saranno premiati due ricercatori
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La sanità in Calabria continua ad essere l’eterna “ammalata”. Tuttavia a Vibo Valentia proseguono studio e ricerca grazie a momenti di confronto di alta valenza scientifica tra cui il Premio nazionale per la ricerca sull’ictus cerebrale, giunto alla sua VII edizione. L’evento, ideato quindici anni fa dal neurologo Domenico Consoli, già presidente, tra l’altro, della Società italiana di neurologia e primario emerito del “G. Jazzolino”, insieme ad un collega anch’egli di notevole prestigio internazionale e vibonese, Domenico Inzitari, cresce nella sua statura istituzionale e da quest’anno ha un valore aggiunto.
I lavori selezionati
Lo Stroke national prize cambia, infatti, veste e diventa Premio nazionale “Hipponion – Iso Stroke” per la migliore ricerca sull’ictus. Il Premio 2019 verrà assegnato a due giovani ricercatori cui andranno 3mila euro ciascuno, uno per la miglior ricerca clinica, un altro per la miglior ricerca di base che presenteranno studi e lavori originali non ancora pubblicati sulle riviste internazionali. Quest’anno sono 40 i lavori presentati, quasi a conferma del buon stato di salute della ricerca in Italia. Di questi ne sono stati selezionati 12 che saranno portati all’attenzione, durante lo svolgimento dei lavori, e giudicati, da un team di esperti. Alla presidenza del Premio, per il 2019, con Domenico Consoli è stato chiamato anche il prof. Danilo Toni, dell’Università di Roma, presidente di Iso, Italian stroke organization, la più grande ed autorevole società scientifica di settore. La VII edizione del Premio nazionale per la ricerca sull’ictus cerebrale si svolgerà dal 22 al 24 novembre 2019, a Vibo Valentia, al 501 hotel, presenti, tra gli altri, i massimi esperti nazionali sullo studio e la gestione della patologia. Notevole la rappresentanza calabrese considerato l’alto l’interesse sull’evento.
Il paziente e gli effetti sulla famiglia
Come si ricorderà i seminari associati alle prime sei edizioni dell’Hipponion atroke national prize hanno esplorato il ben noto e devastante impatto di un ictus cerebrale non soltanto sulla salute di chi ne è affetto, ma anche sull’equilibrio affettivo, familiare e sociale. Oggi la conferenza che preannuncia interventi di rilevante novità scientifica e che verranno affiancati alla presentazione dei migliori lavori di ricerca, inediti, sull’ictus cerebrale, avrà per titolo: “Millevoci di un’idea: i sottotipi dell’ictus”, consentendo di discutere degli aspetti etiopatogenetici e terapeutici “classici”, oltre che delle necessità di affinare la diagnostica e di individualizzare meglio la terapia. Previsto anche un focus sulle malattie extrapiramidali, degenerative, di epilessia post stroke, dei nuovi fattori di rischio, di neuro infiammazione e neurodegenerazione, di prevenzione antiaggreganti, di depressione poststroke, di dolore, difettualità cognitiva e demenza. Con una ulteriore attenzione alla interventistica neuro vascolare. Necessariamente si spazierà anche, chiarendole, su quelle incertezze diagnostiche cliniche e neuro-radiologiche che hanno ricadute ed implicazioni terapeutiche. Il confinante territorio diagnostico neuroradiologico e clinico tra sclerosi multipla e stroke minore e tra encefalopatia vascolare ed sm misconosciuta ed inveterata pone delle necessità di approfondimento che saranno oggetto di un apposito spazio.