Anche quest’anno torna la Giornata di raccolta del farmaco. A differenza delle passate edizioni, durerà qualche giorno in più. L’iniziativa è iniziata oggi, martedì 9 febbraio e si protrarrà fino a lunedì 15 febbraio. Nelle oltre 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia (riconoscibili perché espongono la locandina dell’iniziativa e il cui elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. In tutto il Paese, i farmaci raccolti (541.175 nel 2020, pari a 4.072.346 euro) saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali.

A Cosenza e provincia aderiscono oltre 40 farmacie; i volontari di Banco farmaceutico saranno presenti, sabato 13 febbraio. I farmaci raccolti sosterranno 33 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi.

Le passate edizioni

Durante l’edizione del 2020, sono state raccolte 3600 confezioni di farmaci (pari a un valore di 30.000 euro) che hanno aiutato 1600 ospiti di 30 enti. In Calabria, nel 2020, sono state raccolte 6300 confezioni di farmaci in 70 farmacie, pari a un valore di 46mila euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a curare 2360 persone aiutate da 40 realtà caritative del territorio regionale.

La raccolta del farmaco

Il progetto si concretizza grazie al sostegno di oltre 17mila farmacisti, titolari e non che, oltre ad ospitare la Grf, la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, viene supportata da oltre 20mila volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, staranno fuori dalle farmacie (un solo volontario per farmacia, condizioni climatiche permettendo) per invitare i cittadini a donare un farmaco.

 

«La pandemia sul nostro territorio ha irreversibilmente aggravato la capacità di cura di tante persone ingenti. A questo bisogno occorre rispondere con azioni concrete di carità. La Giornata di raccolta del farmaco è una di queste. Il gesto è profondamente educativo e accorcia quella distanza forzata, alla quale l'emergenza sanitaria ci sta costringendo. Chi dona si avvicina a chi riceve con un gesto concreto. È un modo sorprendente di riscopre la dimensione umana», sottolinea Annalisa Filice, delegato territoriale del Banco farmaceutico di Cosenza.