Bambini e persone fragili sono come sempre i soggetti maggiormente a rischio. Ai nostri microfoni l'esperto ricorda l'importanza della vaccinazione oltre alle buone abitudini igieniche
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La vaccinazione resta la regola d'oro per contrastare l'influenza satgionale. Lo ribadisce Alessandro Russo, dirigente medico dell'unità operativa di malattie infettive e tropicali del policlinico universitario di Catanzaro e professore associato presso l'Università Magna Graecia, Dipartimento scienze mediche e chirurgiche. Si tratta di un'infezione che per lo specialista non va presa sotto gamba, soprattutto nel caso di soggetti fragili, in virtù della sua notevole carica contagiosa.
Soggetti fragili a rischio
«Per i soggetti fragili, che possono essere tali perché anziani o perché con una patologia o una terapia in corso, la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale. Il vaccino è sicuro, altamente efficace e va ripetuto. Chiaramente protegge dallo sviluppo delle complicanze dell'infezione che possono essere anche delle sovrainfezioni di tipo batterico, delle polmoniti più gravi, il coinvolgimento anche di altri organi quindi sicuramente è un aspetto importante e non deve essere sottovalutato il fatto che ancora circola in maniera importante il virus responsabile del Sars Cov-2».
Proteggere i bambini
Tra ottobre e febbraio l’influenza colpisce dunque milioni di persone, senza risparmiare i bambini. «Per i bambini le raccomandazioni sono assolutamente di vaccinarli, ci sono a disposizione anche dei vaccini spray nasali che aiutano a superare il trauma della puntura. Nei bambini è molto importante perché questi virus possono portare a delle complicazioni, oltre che con infezioni respiratorie più significative ma anche, per esempio, si può formare una pancreatite acuta e il bambino può diventare diabetico».
Dunque l'arma principale è come sempre la prevenzione. «La parola chiave resta la prevenzione – sottolinea Russo – e questo vuol dire innanzitutto vaccinarsi ma anche che se si ha una sintomatologia respiratoria, raffreddore o mal di gola, bisogna evitare di entrare contatto con bambini o pazienti fragili e se è necessario entrare a contatto, eventualmente indossare la mascherina».