VIDEO | Domani incontro con la direttrice del distretto sanitario Riccetti. La struttura ha subito dei controlli che hanno evidenziato gravi carenze strutturali. Ma la ristrutturazione, secondo l'Asp, avrebbe costi elevatissimi
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C'è grande attesa per l'incontro fissato nella giornata di domani al poliambulatorio di Scalea. La direttrice del distretto sanitario del Tirreno, Angela Riccetti, ha convocato tutti i sindaci del comprensorio per discutere della sorti della struttura di contrada Petrosa, di cui da settimane si paventa la chiusura per gravi carenze in materia di sicurezza. Secondo gli addetti, la ristrutturazione avrebbe un costo elevato e pertanto sarà molto più semplice trasferire le attività altrove. Per via delle restrizioni anticovid, l'evento di domani non sarà aperto al pubblico.
La politica locale si unisce nella battaglia
Come spesso accade quando si parla di sanità pubblica, anche stavolta la politica locale prova a mettere da parte incomprensioni e vecchie ruggini per fare fronte comune. È quanto ha auspicato anche Gaetano Bruno, presidente del consiglio comunale di Scalea, in una nota ufficiale. «Su queste tematiche - scrive - è fondamentale l'unità di intenti e la coesione di tutte le forze politiche e sociali al fine di scongiurare la spoliazione dei servizi ad oggi erogati dalla struttura».
La reazione del gruppo politico "Per Scalea"
Nonostante i conflitti con la maggiornanza, l'opposizione consiliare di Scalea in questo caso depone le armi e fa sapere che combatterà al fianco del sindaco Giacomo Perrotta e della sua squadra. «Per la difesa del poliambulatorio - scrive il gruppo politico "Per Scalea" - sia lotta comune su tutti i fronti». La compagine guidata da Angelo Paravati continua: «La difesa del Poliambulatorio è una lotta di civiltà, un dovere morale verso le persone in difficoltà che si servono di quei servizi sanitari e verso le tante situazioni di debolezza e di disagio che chiedono sostegno nella loro inderogabile necessità di tutelare la propria salute personale».
A che punto è la raccolta firme?
A difesa del poliambulatorio di Scalea si è schierata anche la società civile. Da settimane l'attivista scaleoto Giuseppe Antonio Torrano ha promosso una petizione popolare per chiedere alle istituzioni di intervenire e salvare la struttura che eroga servizi sanitari a migliaia di cittadini. L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo e, nonostante i problemi organizzativi dettati dalla pandemia, ad oggi si contano oltre 1500 firme. I promotori fanno sapere che l'iniziativa è stata prorogata fino al prossimo 15 gennaio.