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La terza Commissione “Sanità, attività sociali, culturali e formative”, presieduta dal consigliere Michele Mirabello, ha concluso i lavori odierni incardinando la proposta di legge a firma dello stesso Mirabello e del consigliere Carlo Guccione che introduce norme per il parto a domicilio.
Il diritto di scelta della donna, quale diritto umano che richiama interessi di rango costituzionale, e l’importanza di una assistenza dedicata che metta al centro la specificità della donna e dell’esperienza che si appresta a vivere – si legge in una nota - è stato il tratto comune delle audizioni dell’ostetrica Carmela Milione per il Collegio Ostetriche Cosenza; di Laura Pontoriero, pediatra consultorio di Lamezia; di Rosaria Marsico, in rappresentanza dell’associazione Infanzia e Adolescenza "G. Rodari" e di Giuseppe Diaco, pediatra ospedaliero ospedale di Corigliano. Il confronto si è concluso con l’apertura dei termini per la presentazioni di emendamenti (stessa decisione di rinvio della trattazione del punto con l’apertura dei termini per la presentazione di emendamenti ha riguardo la proposta di legge del consigliere Nicolò sulla promozione dell'attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari per contrastare la povertà e il disagio sociale).
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“La proposta di legge sul parto a domicilio è particolarmente importante – dice il presidente Mirabello- rispondendo al bisogno di intimità, individualità e condivisione familiare che sovraintende un momento così speciale per la donna che resta libera di stabilire le circostanze nelle quali debba avvenire il parto. Senza dimenticare che anche ragioni di natura economica legate alla riduzione dei costi per la sanità pubblica e delle spese per interventi medici e chirurghi spingono nella direzione di un sistema che realizzi questo diritto di scelta della donna”.