«Mi accusavano di strumentalizzare le mie battaglie per il consenso. Adesso che non ho più alcun ruolo pubblico, torno al fianco dei cittadini per difendere i loro diritti, perché la salute non ha colori politici». È l'incipit del discorso di Graziano Di Natale, ex consigliere regionale ed presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza, che ieri mattina ha radunato decine di cittadini all'ingresso dell'ospedale di Paola e ha chiesto a gran voce l'attivazione del servizio di Emodinamica. Nella struttura sanitaria paolana, già da tempo alcuni locali sono stati predisposti alle attività del laboratorio, ma per qualche motivo mancano ancora le autorizzazioni. Alla manifestazione ha aderito anche il sindaco della città, Giovanni Politano

La tragica morte di un giovane

A spingere Di Natale a intensificare la sua battaglia per il servizio di Emodinamica, è stata la recente vicenda di un 37enne colto da infarto, che ha pagato con la vita le storture di una sanità ridotta a brandelli. Il giovane, residente in un Comune del Tirreno cosentino, si è spento all'ospedale di Cosenza dopo aver girovagato a lungo in ambulanza in cerca di una struttura che potesse stabilizzare le sue condizioni di salute. «Se fosse stato attivo il servizio di Emodinamica all'ospedale di Paola, si sarebbe potuto salvare?», si chiede l'avvocato paolano, considerato che in presenza di un attacco cardiaco è importante intervenire il prima possibile. «Questa ennesima battaglia - ha detto ancora Di Natale - la dedichiamo al nostro compagno di viaggio Francesco Sansostri, che per colpa del destino oggi non è qui con noi». Sansostri è morto nel luglio dell'anno scorso mentre stava disputando una partita di padel, stroncato da un malore. Era stato eletto nel consiglio comunale di Paola con la lista "La migliore Calabria", fondata da Di Natale e facente parte della coalizione a sostegno del sindaco Politano.

Il comitato cittadino

Al fianco di Di Natale è sceso in campo anche il neonato comitato cittadino per la difesa del diritto alla salute, che prende le distanze da possibili coinvolgimenti politici. «Siamo qui per difendere i diritti costituzionalmente garantiti e chiedere che chiunque possa accedere alle cure - dice Aldo Maria Cupello -. Non siamo contro la sanità privata, ma crediamo che sia giusto che questa debba essere di supporto alla sanità pubblica». Nel frattempo, si cercano adesioni. «Abbiamo raccolto finora circa mille firme, ma il nostro obiettivo è raggiungerne millecinquecento». Le sottoscrizioni servono ad espandere il comitato e chiedere l'avvio delle attività del laboratorio di Emodinamica. «Contiamo di riuscire nell'intento in una settimana, dopodiché ci recheremo all'Asp di Cosenza e consegneremo il documento sottoscritto dai cittadini».