Anche quest'anno si svolgerà il “Sanità Day”, una giornata promossa dall'amministrazione comunale di Locri e condivisa dall'Assemblea e dal comitato dei sindaci della Locride. Questa mobilitazione è stata fortemente voluta anche dai cittadini e dagli operatori sanitari, alla luce della gravissima situazione in cui continua a vigere il nosocomio. Lo riporta una nota del Comune. La stagione estiva è stata superata con enormi difficoltà e disagi ed ha sottoposto il personale ospedaliero a uno sforzo disumano per mantenere aperta la struttura.

 

Precarie le condizioni del complesso, che non può garantire prestazioni sanitarie e sedute operatorie, lo scorso 24 agosto fu chiuso il reparto di Radiologia, precedentemente furono interrotti i ricoveri per mancanza di posti a Ortopedia: un caos generale senza sosta. Per questo motivo, il 24 settembre si cercherà, ancora una volta, il dialogo con il Governo nazionale, con quello regionale e con la deputazione parlamentare attraverso un confronto aperto che si svolgerà al Palazzo della cultura di Locri, con un incontro e dibattito dal titolo “Ospedale rischio chiusura: cosa fare?

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Il personale del nosocomio ha affermato che «la lotta per l'ospedale non può e non deve avere alcuna appartenenza o colore politico. È una battaglia di civiltà. La battaglia di tutto il popolo della Locride. Siamo sempre più convinti che non ci possiamo e dobbiamo fermare. Siamo certi che prima o poi troveremo il giusto ascolto e riusciremo a salvare il nostro ospedale, che negli anni è stato brutalmente violentato dalla politica senza differenza alcuna sia di centro, di destra e di sinistra». Il 20 ottobre, in assenza di risposte concrete, verrà organizzata una mobilitazione generale, tutto il personale chiederà ai cittadini di scendere in piazza al loro fianco. «La mancanza di risposte porterà alla più grande manifestazione popolare della Locride – hanno dichiarato i dipendenti. Una manifestazione libera che punta alla rivendicazione del diritto alla Sanità, alla richiesta di dignità per l'unico ospedale della Locride, alla rivendicazione di tutti quei i diritti costituzionali che fino ad oggi non sono stati garantiti al popolo della Locride».


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