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Un incontro urgente con il commissario ad acta alla Sanità Massimo Scura. E’ quanto richiede Armando Cavaliere, responsabile Dipartimento Sanità Fratelli d’Italia, preoccupato dalla situazione in cui versa l’ospedale Giovanni Paolo II.
In particolare, Cavaliere segnala l’urgenza di arrivare nel più breve tempo possibile ad un piano assunzionistico «che vada oltre il prossimo (ritengo troppo piccolo) intervento e che preveda quindi maggiore personale dal piano -2 al più alto».
A Scura, nel caso di un incontro, verrà prospettata non solo la questione delle assunzioni, ma anche quella della riapertura del reparto di Malattie Infettive. Dopo, infatti, dei primi segnali che avevano fatto ben sperare, ora parrebbe essere venuta meno per l’ingegnere l’urgenza di togliere il lucchetto al reparto.
Altre questioni da affrontare «l’Emodinamica, la riorganizzazione della rete territoriale dopo quella integrazione su Catanzaro, la stabilizzazione dei precari rinviata a Dicembre, l’hospice e la Terapia Intensiva Neonatale».
«Un ospedale, sia esso definito Spoke, Hub o montano deve necessariamente comunque offrire un servizio sanitario più rispondente possibile alle esigenze di chi necessita di cure – si legge in una nota di Cavaliere - L’utente o paziente, intorno al quale deve essere presa ogni decisione, non deve solo sapere o sentire che sono stati stanziati, solo l’anno scorso (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017), in attuazione della Legge di stabilità 2016 (art. 1, commi 553 e 554, Legge 28 dicembre 2015, n. 208), 800 milioni di euro per l’aggiornamento dei Lea ma deve sentire, avvertire sulla propria pelle, lui oltre ai parenti, effetti positivi di tutti i soldi pubblici spesi nel settore sanitario».
t.b.