Devono andare lì per curarsi, ma temono che, continuando a farlo in queste condizioni, possa capitargli l'esatto opposto. I talassemici che si recano all'ospedale Annunziata di Cosenza per sottoporsi a trasfusioni nell'Uoc di Ematologia, quindi, hanno deciso di alzare la voce, rivendicando il loro diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in sicurezza. «Il rischio di contagio è elevato», denunciano i pazienti. Quelle trasfusioni, però, sono indispensabili per loro. E li costringono a mettere da parte la paura di contrarre il Covid-19 all'interno della struttura cosentina durante quelle che sono, sostanzialmente, le uniche uscite dalla propria abitazione.

Guccione: «Verifiche immediate»

Così, dopo la recente visita dei Nas in alcuni reparti, chissà che non arrivi una nuova ispezione nell'ospedale di Cosenza. A invocarla è Carlo Guccione, consigliere regionale Pd, che, raccogliendo la denuncia dei talassemici, rilancia l'allarme pubblicando alcune immagini dei locali in cui avvengono le trasfusioni. «Chiediamo di verificare immediatamente se la struttura è idonea, se ha tutti i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali a norma e se vengono rispettate tutte le misure di sicurezza anti Covid-19». Controlli rapidi, conclude il democrat, che serviranno a garantire ai pazienti in cura «la qualità delle prestazioni sanitarie e la sicurezza».