Lo rende noto il responsabile provinciale Aned, Antonello Troya. Il sindaco chiederà un incontro con il direttore generale dell'Asp di Cosenza
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La sanità altotirrenica cosentina torna a far parlare di sé e, come spesso accade, non si tratta di buone notizie. Stavolta sotto i riflettori è finito il reparto di dialisi dell'ospedale di Cetraro per la mancanza di personale medico e infermieristico, piaga che continua a danneggiare pazienti e strutture di tutto il territorio.
Una situazione insostenibile
«Il reparto di dialisi può contare su tre infermieri effettivi e due in sostituzione a tempo determinato, e su tre medici - spiega Antonello Troya, responsabile provinciale Aned -. Un numero abbastanza esiguo se si pensa che gli stessi devono dare la propria disponibilità alla reperibilità, presenti all’occorrenza in rianimazione e Pronto Soccorso. E considerato che ognuno di loro non ha il dono dell’ubiquità sono costretti a volte a sopperire a lacune organizzative di presenze e prestazioni».
Una situazione che secondo Troya sarebbe diventata insostenibile: «La preparazione dell’infermiere in dialisi richiede un lavoro lungo di conoscenze e competenze: lavorare sulla fistola, l’adoperarsi sulle macchine salvavita, necessita del tempo necessario. E spesso questo tempo non c’è».
La riunione di ieri
Nelle scorse settimane la segnalazione della carenza di personale era già stata oggetto di un confronto tra dirigenza, sindacati, Aned (associazione nazionale dializzati), Asit (Associazione sud Italia trapiantati) e rappresentanti degli operatori infermieristici, convocati dal direttore del distretto del Tirreno, la dottoressa Angela Riccetti. Dalla riunione era emerso che bisognava attivarsi il primo possibile per chiedere rinforzi.
Così, ieri, una nutrita rappresentanza degli enti preposti, Aned, Asit, sindacati e operatori sanitari, ha affrontato l’argomento proprio presso la struttura sanitaria cetrarese, in un dibattito a cui hanno preso parte anche il direttore del distretto, il responsabile del reparto dialisi Gianni Amendola e il sindaco di Cetraro, Angelo Aita,
E proprio a quest'ultimo si è deciso di affidare il compito di «adoperarsi presso la direzione aziendale provinciale affinché si attivi per la trasformazione dei contratti da determinato in indeterminato e di sopperire alla mancanza di altro personale con l’invio, quantomeno, di altri due infermieri».
Un reparto di eccellenza
«Si è sempre distinto per il modus operandi, anche grazie al dr. Gianni Amendola che coordina i servizi presenti anche a Praia a Mare, Paola e Amantea». Ragion per cui va potenziato, non abbandonato a se stesso e alle sue sorti. Antonello Troya non ha dubbi: «Il servizio h24 rientra in quello di emergenza urgenza attuato su tutto il territorio tirrenico cosentino. Reperibilità per le urgenze, pronto soccorso e rianimazione. Insomma il paziente dializzato può contare su qualità nella prestazione offerta».
Ora la parola passerà al direttore generale dell'Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, l'unico che potrebbe ridisegnare l'organizzazione del reparto.