Gli interventi erano cominciati lo scorso 21 dicembre e porteranno alla riapertura del reparto di Ostetricia, chiuso in seguito alla morte dopo il parto di Santina Adamo
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L'ospedale Gino Iannelli di Cetraro sarà potenziato e stavolta sembra che non si tratti soltanto di uno slogan elettorale. I lavori del blocco operatorio e del punto nascita, cominciati lo scorso 21 dicembre, vanno avanti senza sosta. Gli interventi saranno necessari per la riapertura del reparto di Ostetricia, diventato, nel luglio 2019, teatro della tragedia che ha segnato per sempre la sanità calabrese: la morte della giovane mamma Santina Adamo, deceduta nel nosocomio cetrarese due ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio.
La tragedia
Il 17 luglio 2019 Santina Adamo, da tutti chiamata Tina, muore per una emorragia massiva dopo un difficile parto naturale. Alla tragedia seguono numerose ispezioni da parte dell'Asp di Cosenza, della Regione Calabria e del Ministero della Salute, allora retto da Giulia Grillo. Gli incaricati scoprono che il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Cetraro presenta gravi criticità organizzative e strutturali e per questo viene immediatamente disposta la sospensione delle attività. La politica si indigna e chiede a gran voce la riapertura del punto nascita, ma senza la risoluzione dei problemi messi in evidenza dalle ispezioni, il rischio che si ripeta una nuova tragedia è molto alto, si legge nei verbali.
L'intervento della politica
Dopo numerose proteste e l'impegno costante della politica regionale, nell'autunno scorso l'Asp pubblica una delibera relativa al finanziamento dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia e dell'intero blocco operatorio. Sotto lo sguardo vigile del sindaco Ermanno Cennamo, lo scorso 21 dicembre i lavori hanno avuto inizio e vanno avanti senza sosta. Ora la riapertura del punto nascita non è più soltanto una speranza.