Composto da sole 4 unità, il personale medico del reparto di Neonatologia dell’ospedale di Crotone è insufficiente e il funzionamento della Terapia Intensiva Neonatale è in difficoltà. È l’allarme che lancia l’associazione Noi Mamme e Bebè in una nota, chiedendo ai vertici aziendali di intervenire per non perdere un servizio fondamentale per il territorio crotonese.

Tin a rischio

«Da qualche mese seguiamo – scrive l’associazione presieduta da Vittoria Zurlo - con molta apprensione le vicende organizzative del reparto di Neonatologia del San Giovanni di Dio di Crotone. Abbiamo sperato che la dedizione del personale medico e i buoni propositi dei vertici dirigenziali avrebbero portato ad una ricomposizione delle criticità che ad oggi mettono seriamente in crisi il funzionamento della Terapia Intensiva Neonatale».
«Ancora una volta Noi Mamme e Bebè – si legge nella nota - si trova a urlare per attirare l’attenzione delle istituzioni al fine di difendere il diritto fondamentale alla vita e alla nascita, lo abbiamo fatto nel 2015 quando non ci siamo rassegnate alla chiusura della Terapia Intensiva Neonatale e lo facciamo oggi affinché le tristi vicende relative alla pandemia in corso e alle difficoltà da essa generate non spengano i riflettori sulle difficoltà di un reparto di importanza cruciale per l’intero territorio».

Diritto di nascere in sicurezza

«Non perdiamo la fiducia nella vita e – prosegue l’associazione - sosteniamo il diritto di nascere in sicurezza a Crotone. In passato il nostro appello evocava la necessità di non costringere i genitori ad affrontare viaggi della speranza per salvare la vita ai propri figli in occasioni di emergenza, oggi ancor di più, non riusciamo ad immaginare danno più grave di separare le famiglie in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo. Il nosocomio Crotonese è punto di riferimento per tantissimi utenti anche dell’hinterland, con quasi 1500 nascite l’anno è senza dubbio un importante punto di riferimento».

Cronica mancanza di personale medico

«Il personale medico della Neonatologia di Crotone – è scritto ancora nella nota - ha, nel corso degli anni, confermato standard elevati di professionalità e organizzazione tanto da essere considerato uno dei reparti migliori in Calabria per la cura della prematurità. Un reparto dinamico e aperto, in continuo aggiornamento, come dimostrato dalla recente riapertura della “banca del latte materno” progetto per il quale proprio Crotone era stato pioniere in tutto il Sud Italia. Una storia di dedizione e cura, portata avanti come una missione dal personale medico e infermieristico, che oggi rischia di svanire a causa di una cronica mancanza di personale medico che rende impossibile garantire la turnazione necessaria al mantenimento dello stesso reparto. Ebbene sì! È tristemente vero! Nessuno vuole venire a Crotone?!».

Trovare presto soluzione

«Noi non ci arrenderemo – conclude Noi Mamme e Bebè - e staremo al fianco di chi, ogni giorno, con estremo sacrificio lavora per garantire la nascita in sicurezza e le cure adeguate in caso di necessità. Chiederemo a gran voce in tutte le sedi che si trovi al più presto una soluzione definitiva che possa garantire la distribuzione equa del personale medico all’interno dei reparti di terapia intensiva neonata le della Calabria. Non rimarremo in silenzio dinnanzi a questo ennesimo scippo operato ai danni dei bambini e dei genitori del territorio Crotonese, perché una società che non garantisce il diritto alla nascita è una società che ha rinunciato a vivere».