Da oggi è ufficialmente chiuso l’ambulatorio di gastroenterologia dell’ospedale spoke di Castrovillari per mancanza di personale infermieristico. L'ultimo infermiere rimasto in servizio è andato in pensione ieri e non trovandosi sostituti da oggi l'ambulatorio ferma le sue prestazioni non solo per i pazienti esterni ma anche per i degenti pregiudicando l’iter diagnostico. Senza contare che per emergenze che dovessero rivolgersi al pronto soccorso per eventuali emorragie gastriche non si potrà esercitare alcuna indagine.

 

Il dirigente dell’unità operativa complessa, Giuseppe Varcasia, prevedendo che alcuni infermieri sarebbero andati in pensione nel mese di dicembre aveva inoltrato ben tre missive ai vertici dell'Asp: la prima in agosto e ben due nel mese di novembre nelle quali specifica la gravità a cui si sarebbe andati incontro qualora non fossero stati rimpiazzati gli infermieri professionali. Una richiesta che è caduta nel vuoto.

 

Il presidente del movimento politico culturale "Forza Castrovillari", Roberto Senise, è tornato così a denunciare i «ritardi inaccettabili» ed i «disservizi con gravi ripercussioni ai cittadini e nei confronti delle classi sociali più deboli che si trovano a peregrinare tutti i giorni per i vari nosocomi regionali ed extraregionali alla ricerca di ricoveri o prestazioni sanitarie adeguate ed a volte urgenti che gli spetterebbero di diritto, ma che da tempo sembrano essere una richiesta non dovuta, e non senza ulteriore dispendio economico per soggetti deboli a causa della congiuntura economica».

 

Questa ultima come altre vicende rappresenta la sintesi di «errori programmatori, organizzativi e gestionali perpetrati in Calabria e nella provincia di Cosenza ed in particolare all’ospedale spoke di Castrovillari agonizzante per carenza di personale sanitario medico e personale sanitario non medico come la medicina, l’oncologia, la pediatria, l’oculistica, la chirurgia, neurologia, l’ortopedia, l’otorino, l’ostetrica per non parlare del pronto soccorso». Tutto questo è «inaccettabile» anche perchè rischia di sacrificare «le necessità di cura e salute dei pazienti del Pollino che afferiscono all’ospedale spoke di Castrovillari e le esigenze organizzative e cliniche dei medici, con la scusa di ottemperare al vincolo del rigore finanziario e contabile».