Oggi è il World Cancer Day, la giornata mondiale contro il cancro che ha al centro le buone condotte, con l’obiettivo di responsabilizzare la popolazione su quanto conti sposare e mantenere abitudini salutari e su quanto siano importanti controlli e prevenzione. Questo perché risulta provato su basi scientifiche che il cancro sia la patologia cronica che più risente delle misure di prevenzione.


“We Can. I Can” è il motto di questa giornata, utile occasione per riflettere e per mettere in campo, partendo da noi stessi, le importanti strategie di prevenzione indicate, tra l’altro, nel Codice Europeo contro il cancro.
Nel 2017 sono stati diagnosticati oltre 350.000 nuovi casi di tumore maligno, oltre mille al giorno. Per l’Airc (associazione italiana per la ricerca contro il cancro) nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo.

 

Per far fronte a questo, le uniche vie sono gli investimenti sulla ricerca e l’innovazione scientifica e lo sviluppo di nuove tecnologie.
E chi pensa che la Calabria non sia in prima linea, si sbaglia. Già dal 1982 fu protagonista, quando nacque ad opera del prof. Franco Mandelli il “Gimema”, Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’adulto, con l’obiettivo di valutare la validità di nuovi protocolli per la diagnosi e il trattamento delle leucemie acute e che vide tra i primi centri aderenti quello di Reggio Calabria guidato allora dal rimpianto prof. Alberto Neri.

 

Le istituzioni calabresi di ogni colore politico non dovrebbero mai dimenticare di puntare sui giovani. La lotta alla “fuga dei cervelli” non è bieca ideologia campanilistica.
In Calabria ci sono energie giovani che hanno visto le loro ricerche avere un’eco internazionale, come l’equipe di cui fa parte Vincenzo Dattilo, che ha acceso ancor di più i fari sull’Università Magna Graecia di Catanzaro in quanto polo eccellente sulla ricerca sul cancro (nello stupore generale e di alcune riviste nazionali che forse vedono la Calabria con titubanza).
E ancora, si pensi startup innovative, come quella messa in campo dalla Nanosilical Devices dell’Università della Calabria che attua un percorso contro la lotta ai tumori basato sulle biotecnologie.
Insomma, in questa giornata di sensibilizzazione e di autocoscienza su questo grande male dei nostri tempi, il pensiero non può che avere al centro la Calabria, punta di diamante dove medici, associazioni e singoli quotidianamente lottano per un presente e un futuro migliore.


Alessia Bausone