Il nastro è stato tagliato da Antonio ed Alice, nipoti del compianto professor Antonio Petrassi al quale è stato intitolato il nuovo blocco operatorio inaugurato all’ospedale dell’Annunziata. Si tratta di tre nuove sale, in aggiunta alle quattro preesistenti, attrezzate con macchinari all’avanguardia, per le quali la regione ha investito due milioni e mezzo di euro. La cerimonia, benedetta dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, ha registrato la partecipazione di numerosi esponenti politici ed istituzionali della Regione.

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Oliverio: «In attesa del nuovo ospedale non trascuriamo questa struttura»

Cordiale ma fugace il saluto tra il presidente della Regione Mario Oliverio ed il commissario per il piano di rientro sanitario Massimo Scura. I due si detestano, non è un mistero. L’inaugurazione del blocco operatorio consente ad Oliverio di ribadire come, in attesa che Palazzo dei Bruzi si determini sul nuovo ospedale, la Regione continui ad investire per rendere sempre più moderno ed affidabile il nosocomio dell’Annunziata ed anche per scoccare alcune frecce velenose verso il sindaco di Cosenza. Scura ha parlato con i giornalisti per oltre un quarto d’ora, tra i passaggi più significativi quello sulla serrata dei laboratori privati e sulla rilevanza penale della gestione tutt’altro che trasparente dei conti all’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria. Un ampio stralcio delle loro dichiarazioni nel servizio che ricostruisce la cronaca della giornata.