Approda in Parlamento la vicenda sollevata da Lacnews24 sui bambini autistici di Catanzaro che non possono accedere ad alcune terapie denominate “Aba” poiché i posti a disposizione nell’unico centro convenzionato sono pochi. Le famiglie che se lo possono permettere pagano strutture private sborsando anche sino a mille euro al mese. Chi non può, invece, attende il proprio turno nelle lunghe liste d’attesa. 

Pochi posti per accedere alle terapie Aba

L’Azienda sanitaria provinciale garantisce a tutti i bambini con autismo, sedute di logopedia e psicomotricità, ma non bastano. Sin dalla diagnosi, i bambini con disturbo dello spettro autistico devono necessariamente cominciare a seguire anche terapie con metodologia Aba, ovvero con l’applicazione dell’analisi comportamentale. A presentare l’interrogazione parlamentare, indirizzata al Ministro della Salute, è stata la senatrice Bianca Laura Granato del Movimento cinque stelle, che ha portato all’attenzione del Governo le dichiarazioni rilasciate alla nostra testata da alcune famiglie che vivono questa criticità.

L'interessamento della politica

«Attraverso questa interrogazione parlamentare – ha detto la Granato – ho voluto interessare anche il Ministero di questa situazione. Anche se sappiamo bene che poi la questione sarà delegata agli enti locali e quindi anche al nostro Commissario alla sanità Cotticelli, con l’istruttoria che il Ministro condurrà, questi bisogni verranno messi in luce ed il commissario avrà gli strumenti per potersi attivare e colmare questo vuoto».