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Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che stamani ha presentato un'interrogazione sulla consulenza affidata nel piano di rientro al contabile Pietro Evangelista per i milioni usciti senza tracce dall'Asp di Reggio Calabria. La parlamentare M5s spiega: «Con proprio parere, i ministeri della Salute e dell'Economia hanno contestato in modo pesante l'incarico dato a Evangelista e l'autorizzazione all'assunzione di due esperti legali per l'affare dei soldi usciti dall'Asp di Reggio Calabria, il cui vertice, peraltro, è stato nominato con una netta violazione della normativa anticorruzione, col recente appoggio del dipartimento regionale di competenza». «Come il Movimento 5 stelle aveva obiettato nel grande silenzio della politica calabrese, per i ministeri – aggiunge la parlamentare M5s – la durata dei predetti incarichi risulta indeterminata come il relativo compenso. Soprattutto, i ministeri hanno osservato l'assoluta inopportunità delle riferite scelte, a partire dai 600 euro al giorno riconosciuti al contabile Evangelista, specie perché ora è urgente e prioritaria l'assunzione di personale medico e sanitario al fine di assicurare i livelli essenziali di assistenza». «Inoltre – sottolinea la deputata M5s – i ministeri vigilanti hanno chiesto al commissario Scura se abbia effettuato una procedura comparativa ad evidenza pubblica e quali modalità, parametri e criteri abbia adottato per la determinazione del compenso stratosferico a Evangelista». Nesci conclude: «Due forestieri, Scura e Urbani, stanno spendendo i soldi dei calabresi senza risolvere i problemi della sanità. Qui si offende la dignità e l'intelligenza dell'intera popolazione. Anche per questa ultima vicenda, abbiamo chiesto al governo la rimozione dei due».