Presenti in piazza Montecitorio, accanto ai manifestanti della clinica crotonese, diversi parlamentari calabresi. Non solo solidarietà ai presenti, ma anche impegno nel cercare un dialogo con i rappresentanti del Governo
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Continuerà a oltranza il picchetto posizionato in piazza Montecitorio, a Roma, da parte dei lavoratori e del gruppo dirigente del Marrelli Hospital di Crotone. Una decisione presa nel pomeriggio di oggi, considerato che una delegazione dei circa trecento presenti nella Capitale chiede un incontro con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, e i ministri alla Salute e al Lavoro, Giulia Grillo e Luigi Di Maio. Dunque, si attende il responso per gli incontri istituzionali richiesti: se la situazione non dovesse sbloccarsi, il rischio licenziamenti è sempre dietro l'angolo, almeno fino al 31 dicembre prossimo. Per tutta la giornata non è mancata la solidarietà di alcuni parlamentari calabresi come Marco Siclari, Maria Tripodi, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Wanda Ferro, Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro, Anna Laura Orrico e Vittorio Sgarbi, che hanno raggiunto i manifestanti in piazza.
«E' l'ennesima situazione in cui le istituzioni, da una parte, non riescono attraverso il dialogo ad arrivare a una soluzione per il bene comune – ha dichiarato la Orrico – capisco l'equilibrio dei conti e dei bilanci, però è arrivato forse il momento di mettere da parte queste necessità, e pensare al benessere della collettività che si garantisce attraverso i posti di lavoro, perchè certamente le famiglie che non riescono a mangiare, sono destinate a vivere delle situazioni che in questo territorio non ci possiamo permettere. Bisogna tutelare un bene collettivo che è il diritto alla salute».
«E' una testimonianza doverosa – ha dichiarato Occhiuto – che tentiamo di esprimere non solo attraverso la presenza in piazza, ma attraverso un'interpellanza urgente che proporremo venerdì a prima firma di Maria Tripodi, avendo sempre venerdì la risposta del sottosegretario ai temi che abbiamo posto. Non è una questione che riguarda solo un gruppo imprenditoriale, o i lavoratori impegnati, ma riguarda la qualità della sanità in Calabria. E' assurdo che la Regione e il commissario (Massimo Scura n.d.r.) non si rendano conto della qualità del Marrelli Hospital, mentre noi paghiamo centinaia di milioni ogni anno per mobilità passiva per i calabresi che vanno a curarsi al nord».
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