Il congresso è stato coordinato da Antonio Mastroianni, responsabile scientifico dell’appuntamento e direttore dell’Unità Operativa Complessa di malattie infettive e tropicali dell’Azienda Ospedaliera
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Medici, professori universitari e ricercatori, provenienti da tutta Italia, si sono confrontati a Cosenza nel corso di un simposio dal titolo Le sfide infettivologiche in Calabria, sulla gestione clinica e le nuove frontiere di patologie infettive la cui cura rappresenta la sfida delle società multietniche e l’avanguardia dei trattamenti biologici e della prevenzione in termini di sorveglianza epidemiologica.
Le infezioni tra le principali cause di morte
Nella tre giorni ospitata nella sala meeting dell’Ordine dei Medici, tra il 12 ed il 14 dicembre scorsi, si sono svolte 49 sessioni, tra approfondimenti e proposte operative su temi di stringente attualità per la gestione clinica di patologie ricorrenti, ma anche su malattie infettive emergenti e riemergenti. Il congresso è stato coordinato da Antonio Mastroianni, responsabile scientifico dell’appuntamento e direttore dell’Unità Operativa Complessa di malattie infettive e tropicali dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. «Nonostante i progressi e i notevoli cambiamenti – ha affermato tra l’altro - le patologie infettive rappresentano ancora oggi una delle principali cause di malattia e morte. Le strategie di prevenzione richiedono azioni mirate e necessitano di essere concentrate, specificatamente in alcuni ambiti caratterizzati da condizioni di vita particolari esposte ad un'amplificata possibilità di trasmissione, come istituti carcerari e comunità di accoglienza dei migranti. Nell’ambito dei lavori congressuali a queste nuove emergenze sono stati dedicati focus di approfondimento».