Sta accadendo in queste ore a Rossano. A causa dei server fuori servizio alcuni medici si informano sulle condizioni di salute dei propri assistiti facendosi trascrivere i referti a mano
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I server (i computer da cui dipendono altri pc collegati in rete) sono bloccati e i pazienti ricadenti nell'ambito territoriale dell'Asp cosentina, anche quelli oncologici, potrebbero attendere per giorni risposte e diagnosi. È quanto sta accadendo in queste ore in provincia di Cosenza a causa dei disagi registrati nella Uoc Anatomia patologica, Istologia e Citologia diagnostica - Stabilimento ospedaliero, con sede a Rossano. L'avviso, risalente al 28 gennaio scorso, è stato inoltrato a tutti i direttori sanitari dei presidi ricadenti nel territorio.
La breve nota
«Caro collega a tutt'oggi il server risulta essere bloccato. Come comunicato non possiamo refertare né accettare al momento campioni. Consiglio se siete disponibili ad informare i pazienti soprattutto per i casi urgenti e ad inviare gli stessi presso altra anatomia patologica qualora esterni con impegnativa. Sarà mia cura informarvi appena saremo operativi. Grazie della collaborazione». È questo il messaggio testuale inoltrato due giorni fa da Francesco Pontieri, responsabile della Uoc rossanese.
Diagnosi scritte a mano
A quanto pare, per ovviare al problema, che persisterebbe da giorni, alcuni medici starebbero informandosi sulle condizioni di salute dei propri pazienti facendosi trascrivere le diagnosi a mano. «Ma è un carico di lavoro serio - ci dice un camice bianco, preoccupato per quanto sta accadendo - e il rischio è quello di avere diagnosi in netto ritardo, mettendo a repentaglio la vita dei pazienti». Poi conclude: «È questa la buona sanità di cui parlano il presidente Mario Oliverio e il direttore generale dell'Asp di Cosenza Raffaele Mauro?».