L'ospedale di Cetraro si prepara nuovamente ad ospitare un reparto Covid, dismesso subito dopo la fine dell'emergenza sanitaria a maggio scorso, ma i consiglieri comunali d'oppsizione, Giuseppe Aieta, Angelo Aita, Gabriella Luciani, Benedetta Saulo e Massimiliano Vaccaro, si oppongono. Secondo il loro parere, non ci sarebbero le condizioni per allestire il reparto.

Pazienti trasferiti

Quello che è accaduto, lo spiegano gli stessi consigliere in una nota congiunta. «Si è appena appreso con grande sgomento e preoccupazione che è stato disposto il blocco dei ricoveri nel reparto di Medicina Generale del Presidio Ospedaliero di Cetraro al fine di predisporre ed implementare - con urgenza - quanto previsto dal DCA n. 91 del 18.06.2020 recante disposizioni di riordino della Rete della Ospedaliera in Emergenza COVID-19. Nella medesima nota si è altresì disposto il trasferimento dei pazienti presso altre strutture ospedaliere. Una nota quella che arriva in data odierna che preoccupa ulteriormente il nostro territorio dal momento che in forte rialzo sono i contagi in Calabria: 224 contagi in più nelle ultime 24 ore con un conseguente aumento dei ricoveri».

Carenze struturali?

Ma il blocco dei ricoveri dei pazienti, non sarebbe l'unica preoccupazione. «Come oramai si ripete da tempo - si legge nella medesima nota - la struttura Ospedaliera di Cetraro non ha i requisiti strutturali ed ambientali né quanto la legge prevede per poter essere destinata a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. Pertanto l’avvenuta sospensione dei ricoveri nel reparto di Medicina desta molta preoccupazione dal momento che si corre il rischio che la struttura ospedaliera di Cetraro possa essere destinataria di una “trasformazione emergenziale” che di fatto non è in grado di sostenere».

Cosa prevede il decreto aziendale

Il Dca 91 prevede percorsi dedicati, personale adeguato, tac dedicata, pronto soccorso adeguato nei percorsi e «soprattutto senza annullare nessuna attività no Covid esistente, sia medica che chirurgica che diagnostica». Inoltre il Dca 91 prevede assoluta sicurezza per i sanitari e per tutti gli utenti no covid. «D'altra parte - scrivono ancora i consiglieri - la non sicurezza del presidio è già emersa nella prima fase e gli ultimi contagiati del 118 purtroppo sono la conferma che si mandano i soldati a combattere con le mani nude».

Tempo sprecato

«In questi mesi - oserva ancora la minoranza - si è perso tempo non predisponendo le strutture alla nuova emergenza così come previsto. Lo abbiamo proposto mesi fa e lo riproponiamo oggi, perché è giusto non sottrarsi alle responsabilità: l’ospedale di Cetraro può diventare Centro Covid se solo si investe nella struttura del Padiglione C che é inutilizzata da tempo ed é adeguata a garantire sicurezza nei percorsi».

Invocato l'intervento dell'Asp

Poi, gli esponenti della minoranza concludono: «Che l’Asp si preoccupi di intervenire subito e nel frattempo di predisporre immediati tamponi e adeguati tracciamenti per isolare gli eventuali focolai, perché così continuando si rischia di creare panico, mettere migliaia di persone in isolamento e nuovi contagi per il ritardo nell'eseguire le procedure previste nel tracciamento. A tal proposito avevamo chiesto al Sindaco di nominare un team che aiutasse l’Asp per il tracciamento dei contatti e siamo in attesa di sapere se la nostra proposta è stata accolta».