Mentre l’ultimo Rapporto Svimez certifica che il Sud è sempre più spopolato con 2 milioni di persone partite negli ultimi 15 anni, c’è chi al Sud ci torna e mette a disposizione della sua gente quanto appreso in anni di specializzazione all’estero. È il caso di Daniele Maselli, primario del Dipartimento di Cardiochirurgia del S. Anna Hospital di Catanzaro, dove ogni anno vengono eseguiti circa 900 interventi di cardiochirurgia che abbracciano l’intero spettro della chirurgia cardiaca (unica eccezione il trapianto): «Ho cercato di coinvolgere  delle professionalità eccellenti e di riportarle “a casa”,  perchè - spiega il medico in una nota stampa- capisco cosa può significare allontanarsi dalla famiglia e andare all’estero. Oggi i ragazzi si considerano cittadini del mondo ma di fatto i confini esistono e sono sulla pelle della gente, soprattutto di quella che vive in realtà come la mia e che per curare alcune patologie è costretta ad ‘emigrare’».

Fuori dalla Calabria per curarsi

La Calabria infatti spende più di 240 milioni l’anno in prestazioni rese fuori regione e il dramma è che molte di queste non fanno parte della ultraspecializzazione ma dell’ordinarietà. «Questo – continua Maselli nel comunicato- aiuta a comprendere l’atteggiamento culturale di una popolazione che, abituata a vivere in una terra povera, non si fida delle sue risorse. Per cui, ad un certo punto della mia carriera mi sono reso conto che dovevo qualcosa alla mia terra e ho deciso di dare il mio contributo per fornire ai calabresi una cardiochirurgia all’altezza dei migliori centri in Italia, in modo che questo momento di grande debolezza del paziente possa essere vissuto nel proprio contesto senza sradicamenti che comportano anche grandi sacrifici economici perché l’intervento non si conclude in due  tre giorni in quanto  il percorso terapeutico dura anche 2-3 mesi».

Uno staff di alto livello

 Ed è per questo motivo che il dottor Maselli pone l’accento sull’eccellenza della realtà in cui opera quotidianamente assieme ad uno staff di primo livello: «Molti di noi si sono formati all’estero ma tutti abbiamo deciso di mettere al servizio di questa comunità il nostro know how; e quindi, dati alla mano voglio convincere i calabresi che non occorre andare fuori a curarsi.  Il centro si distingue per un alto volume di interventi di bypass aortocoronarico con risultati certificati Agenas che lo pongono da due anni al primo posto per la combinazione alto volume/bassa mortalità In italia. Il nostro lavoro è certificato dal Ministero della Salute e grazie a questo abbiamo gradualmente acquisito nel nostro territorio fiducia e credibilità».

La chirurgia mini invasiva

 E le specializzazioni per cui il Sant’anna eccelle sono numerose: «Noi mettiamo a disposizione del paziente un approccio mini invasivo grazie alla chirurgia mini invasiva endoscopica vascolare e alla Tavi, l’innovativo sistema per la sostituzione transcatetere delle valvole cardiache che permette di intervenire senza incisioni toraciche, destinato a sostituire gradualmente la chirurgia a cuore aperto. Particolarmente qualificato in termini di tecnologia e risultati è anche il programma di riparazione endoscopica della valvola mitrale che permette di ottenere interventi di qualità con un accesso chirurgico pressoché invisibile e con minimo trauma. Non a caso è una delle nostre attività di punta. La chirurgia coronarica - si legge ancora nel comunicato - rappresenta ogni anno circa un terzo della nostra attività. Negli ultimi 5 anni il trend si è costantemente mantenuto al di sopra dei 250 casi/anno con una netta prevalenza del sesso maschile».

La sostituzione della valvola aortica

Risultati eccellenti sono da registrare anche nella chirurgia valvolare isolata: «La sostituzione valvolare aortica (Sva) isolata, cioè non accompagnata da altre procedure cardiochirurgiche concomitanti è uno degli indici di performance valutati da Agenas nella sua analisi sull’intero territorio nazionale» A tutti questi servizi il paziente accede senza doversi far carico di nessun costo perché il Sant’Anna è accreditato con il Servizio sanitario nazionale e il paziente accede alla struttura semplicemente con una impegnativa del medico per avere a disposizione i migliori servizi.