Saranno presentati mercoledì 1 dicembre 2021 alle ore 17:30 presso il Chiostro di San Domenico di Lamezia Terme i libri scritti dai ragazzi del laboratorio di scrittura creativa realizzati nell’ambito del Progetto di riabilitazione psichiatrica denominato “La scrittura che cura”, portato avanti dal Centro di Salute mentale di Lamezia Terme, diretto da Rosina Manfredi, dell’Asp di Catanzaro. I dettagli sono contenuti in una nota stampa.

I laboratori nel Centro di salute mentale di Lamezia

Durante la presentazione, saranno esposti i libri scritti dagli utenti del Laboratorio di Scrittura creativa del centro diurno di Lamezia Terme e fino a sabato 4 dicembre 2021 verranno presentati i manufatti creati in occasione delle festività natalizie con la collaborazione alle attività riabilitative delle Associazioni onlus di familiari “Intese” e “New Day”.

Nel Centro di salute Mentale di Lamezia Terme, oltre alle varie attività riabilitative (Laboratori di rimedio cognitivo, Corsi di psico-educazione alle famiglie, Attività pratico-manuali) è attivo da vari anni un laboratorio di Scrittura creativa, dove gli utenti hanno la possibilità di esprimersi, di raccontare, rielaborare le proprie esperienze. La scrittura è sempre stata considerata una forma di cura utile per comunicare emozioni, liberare dalle tensioni e dalle ansie. Uno strumento per uscire dal guscio dell’isolamento che imprigiona spesso i pazienti psichiatrici. 

Negli ultimi due anni, non si è potuto fare a meno di raccontare e di scrivere della pandemia Covid-19 che ha fatto soffrire e continua a fare soffrire tutto il mondo.«Questo virus, come il disturbo psichiatrico ci ha ulteriormente imprigionato, isolato e messo una nuova maschera» come descrivono gli stessi utenti.

Accendere i riflettori sulla Salute mentale

È nato così il libro, “Diario di un contagio” già dato alla stampa, dove si racconta di un musicista, di un poeta, di uno straniero, “strano”, “diverso”, e di una famiglia e di come si convive con il virus. Quest’anno il laboratorio di scrittura ha dato avvio ad un nuovo progetto: “Ti racconto una favola” con la realizzazione di alcune favole illustrate per bambini create per stimolare, già nei più piccoli, una maggiore attenzione e sensibilità verso l’altro, «Ricordati sempre che la diversità ci rende unici e che anche se diversi siamo tutti uguali. Se rispetti sempre l’altro rispetterai anche te stesso»,  com’è riportato sulla copertina di ogni libricino.

Come sottolinea la dottoressa Manfredi, direttore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze e del Csm gli obiettivi dei progetti sono quelli di attivare un interesse verso la realtà esterna al circuito psichiatrico e accendere l’interesse della realtà esterna verso la salute mentale, di promuovere la socializzazione e l’inclusione sociale.

«Ci aspettiamo che portando i nostri lavori all’esterno del Csm, nelle scuole, negli asili e nelle librerie, come descrivono la dott.ssa Sonia Graziano ed i tecnici della riabilitazione psichiatrica Daniela De Leo, Aurelio D’Ippolito e Angela Bertuca che si sono impegnati per la riuscita del progetto, questa esperienza possa diventare una dimostrazione concreta di come si possa contribuire a sensibilizzare la società sulla salute mentale, che con i suoi atteggiamenti pregiudizievoli, spesso spinge alla cronicità e alla esclusione. Poiché è insita in tutti noi la necessità di raccontarsi attraverso la scrittura, tale esperienza dobbiamo vederla come un’opportunità in più nel percorso di Recovery del paziente psichiatrico».  

L’iniziativa, conclude la nota, è resa possibile grazie «all’Azienda sanitaria nella persona del direttore f.f. Ilario Lazzaro che ha sostenuto l’assunzione delle figure professionali quali i -Tecnici della riabilitazione psichiatrica e assistenti sociali, figure fortemente carenti nel nostro servizio».