La testimonianza di un 52enne in vacanza a Pizzo e qui colto da un malore improvviso. La corsa prima a Vibo e dopo a Catanzaro: «Grazie ai meravigliosi angeli dei reparti che mi hanno preso in cura»
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Una lettera per testimoniare che in Calabria non esiste solo malasanità. È quella inviata alla nostra redazione da Renato Mundo, un 52enne nato in Calabria ma da tempo residente in Liguria. Renato negli ultimi giorni di novembre era in vacanza a Pizzo e qui è stato colto da un malore improvviso. Infarto. La corsa in ambulanza al pronto soccorso di Vibo e subito dopo i primi accertamenti il trasferimento al reparto Utic del policlinico Germaneto di Catanzaro. Qui Rosario viene sottoposto al delicato intervento di angioplastica effettuato dal dottor Indolfi. Poi subito dopo terapia intensiva. Nei giorni a seguire il passaggio al reparto di Cardiologia.
«Devo dire che gli stereotipi sulla sanità calabrese si sprecano – scrive Renato Mundo - come paziente di questi reparti intendo sottolineare la professionalità e la gentilezza di medici e paramedici, che unite all’efficienza e pulizia dell’ottimo reparto, fanno sì che questa eccellenza sanitaria non abbia nulla da invidiare alla sanità del Nord».
E poi un ringraziamento al personale: «Lasciatemi ringraziare questi meravigliosi angeli dei due reparti cardiologici diretti magistralmente e in modo esemplare dal dottor Indolfi per il loro paziente impegno. Un grazie anche ai volontari della Croce rossa di Locri intervenuta sul posto, bravissimi e competenti. In sostanza: ho trovato una classe medica e paramedica, di giovani promettenti e volenterosi nello svolgere il loro lavoro, questi giovani sono il futuro di questo paese. Grazie, siete l’orgoglio di questa terra martoriata».