«Ogni scelta sull'integrazione tra gli ospedali catanzaresi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini non può prescindere dalle norme vigenti. La legge statale è in proposito preminente, assegnando autonoma personalità giuridica alle aziende ospedaliero-universitarie come Mater Domini. Pertanto, il Consiglio regionale della Calabria rifletta bene, prima di ratificare, nel merito, proposte di legge che potrebbero essere impugnate dal governo nazionale».

Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Giuseppe d'Ippolito, Paolo Parentela e Bianca Laura Granato, che aggiungono: «Non si comprende il perché della fretta a riguardo, atteso che l'Italia non ha ancora un nuovo governo e che la discussione sull'accorpamento tra i due ospedali non può escludere il Movimento 5stelle, che per la sanità calabrese ha dato un innegabile contributo volto a tutelare la salute dei cittadini».

«Ci aspettiamo – concludono i parlamentari M5s – che le istituzioni regionali e il commissario Scura abbiano un atteggiamento responsabile, intanto esaminando, come già chiesto dai deputati 5stelle Nesci e Parentela, la questione, attualissima, del finanziamento regionale al policlinico universitario Mater Domini, che dal 2012 riceve un illegittimo surplus di risorse, di circa 10milioni all'anno, in mancanza di valido protocollo d'intesa tra l'Università di Catanzaro e la Regione Calabria».