«L'integrazione si crea con i fatti, dialogando, comunicando, ponendo al centro del pianeta sanità il paziente e convogliando tutte le forze per ottimizzare il percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale». È quanto ha affermato il direttore della struttura operativa complessa di Radiologia dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, Bernardo Bertucci aprendo i lavori del corso “Dal nodulo epatico benigno al nodulo epatico maligno con MdC epatospecifico in Rm epatica” alla cittadella regionale a Catanzaro. Importante iniziativa formativa medico-scientifica organizzata congiuntamente dalle due unità operative di Radiologia del Pugliese Ciaccio e del Mater Domini, quest'ultima diretta da Domenico Laganà. Una osmosi che già esiste, usando le parole del dottore Bertucci. Relatore d'eccezione il presidente della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica – Risonanza Magnetica Luigi Grazioli, e direttore di Radiologia degli Spedali Civili di Brescia.

Tra gli ospiti, il delegato alle politiche sanitarie della Regione Calabria Franco Pacenza, il vicepresidente della III Commissione consiliare regionale Sanità, attività sociali, culturali e formative Sinibaldo Esposito, e il dg del Mater Domini Antonio Belcastro. Pacenza, in particolare, ha evidenziato le difficoltà generali del sistema sanità in Calabria, alla luce delle ristrettezze imposte dal piano di rientro, auspicando la possibilità di utilizzo dei fondi europei per acquistare attrezzature per la diagnostica e per incrementare le risorse umane. Il corso, articolato in tre sessioni, segreteria organizzativa Service Management, ha centrato l'attenzione sulla risonanza magnetica nello studio del fegato, con riferimento alla diagnosi delle lesioni focali epatiche sia nel paziente epatopatico che oncologico.