La spallata al vecchio sistema è alla fine riuscita. L'ormai ex direttore del dipartimento Staff dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, sciolta per infiltrazioni mafiose, ha appena qualche settimana fa protocollato la richiesta di pensionamento a far data dal primo di agosto.

Il nuovo corso

Esce così di scena Carmine dell'Isola dopo la decisione della commissione prefettizia di tagliare il suo dipartimento e di avviare un nuovo corsoche è passato dapprima dalla revisione dell'atto aziendale e oggi dall'indizione di avvisi interni per la nomina di nuovi direttori dei dipartimenti.

 

E fra questi vi è appunto quello Staff, fino al maggio scorso retto da Carmine dell'Isola ma che si appresta oggi a trovare una nuova guida. Chirurgia e specialità chirurgiche, Cure primarie, Emergenza, Materno infantile, Medicina e specialità mediche, Prevenzione, Salute mentale e Dipendenze, Servizi sanitari e Staff, questi i dipartimenti messi a gara. 

Volano gli stracci

Ma le acque restano ugualmente agitate all'interno dell'azienda che, dopo essere stata sciolta per infiltrazioni mafiose, sta vivendo una fase di assestamento. Gli stracci sono, infatti, volati in questi giorni tra la commissione prefettizia e le organizzazioni sindacali - la Cisl Fp e la Uil Fpl - con un duro attacco di queste ultime all'indirizzo della sede di Madonna dei Cieli ma che fra le righe nasconde un braccio di ferro tutto interno.

Indennità di volo

La terna prefettizia ha infatti sospeso le indennità di volo a quei dipendenti che, risultando nei turni notturni dell'elisoccorso, percepiscono somme extra sullo stipendio. Si tratta di 450 euro a notte per un medico e circa 300 per un infermiere che restano a disposizione nell'hangar dell'elisoccorso nel caso in cui si renda necessario un volo d'emergenza.

 

Indennità sospese dalla commissione straordinaria ma che hanno gettato benzina sul fuoco delle relazioni sindacali. 

La Finanza indaga

L'indennità è stata finora retribuita sulla scorta di una delibera della Regione Calabria istitutiva del servizio di elisoccorso. Un'attività a valenza regionale che per funzionare ha impiegato personale attinto dalle aziende sanitarie e ospedaliere ma rimaste sul groppone degli enti sanitari che hanno continuato a versare l'indennità di volo che in un mese può raggiungere anche 2.500 euro per dipendente.

 

Somme entrate nel mirino dapprima della guardia di finanza, che ha acquisito documentazione all'Asp, e poi divenute anche oggetto dei rilievi della Corte dei conti.