«Il tasso d'incidenza standardizzato per tutta la popolazione oncologica di Casabona, relativo agli anni 2006-2010, per gli uomini 0.80, con intervallo di confidenza al 95%, che va da 0,60 a 1,06. Significa che il tasso d'incidenza tumorale di Casabona, rispetto al riferimento standardizzato alla popolazione europea, e rispetto al pool Airtum Sud Italia (Associazione Italiana Registro TUMori n.d.r.), è del 20% in meno rispetto a quest'ultimo; nelle donne l'incidenza tumorale è più bassa 0.71, con intervallo di confidenza del 95% che va da 0.49 a 0.99. Si segnala la bassa incidenza del tumore al polmone, con un 70% in meno rispetto al pool Airtum del Sud Italia. In definitiva, i dati seminati evidenziano una buona attitudine dei cittadini residenti nel comune di Casabona che continuano ad avere un corretto stile di vita, abbandonato purtroppo in altre zone del Meridione».

 

Durante l'incontro pubblico organizzato dal sindaco Natale Carvello, in merito alla situazione nel paese del crotonese. Il confronto con la cittadinanza è stato voluto per capire meglio la circostanza che ha preoccupato la comunità, ovvero la possibile correlazione tra la presenza delle miniere abbandonate e l'incidenza tumorale registrata.Presenti al tavolo, oltre al primo cittadino, la senatrice del Movimento 5 Stelle Margherita Corrado – che lo scorso luglio si era interessata al caso ricevendo l'appello dei cittadini – e l'ingegnere Vincenzo Voce, presidente dell'associazione La collina dei veleni che si occupa della bonifica dell'ex area industriale di Crotone.

 

Il dottore La Greca ha spiegato il lavoro che c'è intorno al registro tumori di Crotone, come anche riportato dalla nostra testata in una specifica intervista: al momento sono stati completati i dati che si riferiscono al primo quinquennio analizzato, dal 2006 al 2010, e sta definendo i dati relativi al 2011-2012. Il sindaco Carvello ha fatto un excursus degli ultimi anni della vicenda che ruota intorno alla miniera che, per precisione, abbraccia anche i comuni di San Nicola dell'Alto, Melissa e Strongoli, chiedendo che si presti una maggiore attenzione su Casabona; l'ipotesa formulata dal primo cittadino sulle cause che in questi anni avrebbero contribuito al numero di tumori registrati nel territorio casabonese, riguarderebbero la vicinanza con la stessa miniera di zolfo, ma anche i fumi provenienti dalle attività dell'ex area industriale di Crotone.

 

L'onorevole Corrado a luglio si era interessata del caso, visto che i cittadini avevano rivolto una petizione alle autorità competenti per chiedere una verifica del contenuto delle miniere, spinti dal sospetto che vi fossero stati interrati materiali inquinanti. Su questa ipotesi, che potrebbe vedere la presenza di materiale radioattivo «non sappiamo nulla – ha dichiarato durante l'incontro – perchè sono stati fatti dei controlli per la radioattività, ma all'esterno, non certo all'interno». La Corrado ha confermato il suo impegno nel voler giungere alla verità e scoprire realmente cosa è accaduto in questo sito.