Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
«Non voglio bucarmi le dita delle mani sei volte al giorno».
Manuel, 9 anni, affetto da diabete mellito, è costretto a controllare costantemente i livelli di glicemia nel sangue. Sino a poco tempo fa poteva contare su un sensore applicato sul braccio che gli evitava le tante fastidiose punture sui polpastrelli. Ma recentemente, il commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura, ha tagliato la “spesa” dei sensori per il monitoraggio glicemico ai pazienti che ricevono l’insulina in modalità multi-iniettiva.
«Se la situazione non cambia e il commissario torna sui suoi passi, non avremo scelta, e Manuel dovrà subire le punture almeno sei volte al giorno», dichiara Jessica Costa, la mamma del piccolo.
Come funziona il sensore "tagliato"
L’apparecchiatura, che ora la sanità calabrese non passa più gratuitamente, è costituita da un sensore che attraverso un piccolissimo ago posizionato sottopelle, garantisce la misurazione della glicemia ogni tre minuti.
I genitori di molti bambini diabetici non si spiegano perché solo ai piccoli pazienti che utilizzano il microinfusore, e non anche quelli che ricorrono invece alla modalità multi-iniettiva, venga assicurato il monitoraggio gratuito con il sensore fisso.
«È assurdo tornare indietro e rinunciare ai progressi tecnologici in campo medico – aggiunge la mamma di Manuel -, soprattutto quando sono coinvolti i minori. Eppure, la scelta di Scura non ci lascia alternative: o acquistiamo di tasca nostra il sensore, che costa 120 euro al mese, o torniamo al vecchio metodo che non consente il controllo continuo dell’indice glicemico, senza contare il disagio delle punture quotidiane che per un bambino può essere molto pesante».
!banner!
I diabetici presentano ricorso al Tar
Intanto, le associazioni dei malati di diabete si sono mobilitate, presentando anche un ricorso al Tar, come rimarca Mimmo Falbo, presidente dell'Associazione giovani diabetici (Agd). «Ci batteremo contro questa decisione di Scura - afferma -. Mi auguro solo che sia una scelta dettata dalle difficoltà economiche e non da altri interessi».