Emergenze trasferite al vicino ospedale Iannelli di Cetraro e operazioni chirurgiche sospese fino a nuovo ordine. Per la sanità calabrese nemmeno il giorno di Ferragosto i guai vanno in ferie e sulla costa tirrenica cosentina nasce un nuovo caso destinato a generare polemiche. Nella giornata di ieri all'ospedale San Francesco di Paola si sarebbe verificato un guasto alla cabina elettrica e al gruppo elettrogeno, costringendo i medici a sospendere ogni attività chirurgica e trasferire i pazienti in emergenza al nosocomio più vicino. Dal canto suo, lo ricordiamo, l'ospedale Iannelli ha sospeso le attività chirurgiche in regime di emergenza e urgenza già nello scorso maggio a causa di una grave carenza di personale sanitario. E questo sembrerebbe non essere l'aspetto più grave.

Nessuna richiesta di ripristino

Dietro alla vicenda, come al solito, si nasconderebbero degli aspetti oscuri, che hanno spinto l'amministrazione comunale della città di Paola, guidata da Roberto Perrotta, a sporgere querela. «A distanza di 24 ore - ha dichiarato pubblicamente il presidente del Consiglio paolano, Graziano Di Natale - ancora nessuno ha provveduto a risolvere il guasto». Non esisterebbe nemmeno una richiesta a riguardo. Pertanto, precisa Di Natale «con il sindaco di Paola abbiamo avvisato la Protezione civile, la Prefettura e i Carabinieri, dando mandato ad un legale di denunciare alla Procura della Repubblica, per eventuali inadempienze, quanto accaduto». Il compito è stato affidato all'avvocato Gino Perrotta.

La visita in ospedale

Perrotta e Di Natale (quest'ultimo è anche consigliere provinciale), già nella giornata di ieri si erano precipitati in ospedale per avere contezza di ciò che stava accadendo e tuttora rimangono vigili. «Non ci muoviamo da qui - ha detto ancora Di Natale - fin quando non avremo rassicurazioni che il problema sarà risolto». Ed in ultimo: «Ora però indigniamoci tutti».

Forse a breve la soluzione

Le criticità potrebbero però essere risolte oggi stesso. Pochi minuti fa, lo stesso Di Natale, ha dichiarato che il nuovo gruppo elettrogeno sarebbe «in partenza dalla Basilicata» e che «tra qualche ora sarà in arrivo all’ospedale di Paola», senza perdere il tono polemico: «Una mezza giornata trascorsa tra telefonate e denunce ma poi, guarda caso, tutto si è risolto».

Lo stesso danno a novembre scorso

Lo stesso, identico problema, si era presentato meno di 9 mesi fa, quando la ditta incaricata per i lavori di messa in sicurezza della collinetta su cui sorge l'ospedale, devastata dallo smottamento del terreno, ha tranciato un filo dell'alta tensione che alimentava la cabina elettrica del nosocomio. Allora il gruppo elettrogeno si compromise irreparabilmente e, prima che fosse sostituito, le attività chirurgiche previste furono dirottate, a seconda della gravità dei casi, negli ospedali di CetraroCosenza o Rossano.