«Non una mobilitazione, ma una reazione propositiva e decisa, finalizzata ad affrontare i gravi problemi dell’universo sanitario calabrese». Lo scrivono i segretari generali della Fp Cgil, Alessandra Baldari, della Cisl Fp, Luciana Giordano, e della Uil Fpl, Elio Bartoletti, annunciando l’iniziativa sul tema “Emergenza sanità in Calabria” in programma giovedì 9 maggio nella sede della Regione. All’evento parteciperanno anche, tra gli altri, i segretari generali nazionali della Fp Cgil, Serena Sorrentino, della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e della Uil Fpl, Michelangelo Librandi «a dimostrazione – sostengono i dirigenti sindacali calabresi - della forte attenzione riservata dal Sindacato alla preoccupante ed emergenziale situazione della sanità calabrese»: sono inoltre annunciati anche il presidente della Regione, Mario Oliverio, e il commissario per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli.

 

«Vogliamo realizzare – proseguono Baldari, Giordano e Bartoletti - uno spazio aperto di confronto fra tutti gli attori istituzionali e sociali che a vario titolo sono coinvolti nella governance del sistema sanitario calabrese e nell’erogazione dei relativi servizi o ne sono fruitori. L’obiettivo è avviare un dibattito costruttivo e collaborativo, lontano da logiche politiche e di parte o da possibili strumentalizzazioni e polemiche, che miri ad analizzare le vere criticità dell’organizzazione del sistema sanitario calabrese e a individuare e agevolare i percorsi utili a traghettarlo verso una gestione di normalità. Alla base del ragionamento verrà presentata la piattaforma elaborata con il contributo dei dirigenti sindacali del comparto sanità di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, dei veri attori e protagonisti, quindi, che vivono quotidianamente sulla loro pelle tutte le difficoltà operative del settore».

 

Secondo Baldari, Giordano e Bartoletti «pur nella consapevolezza che ci siano varie, gravi e diffuse forme di colpevolezza, che hanno consentito lo scivolamento della sanità nelle peggiori espressioni del malaffare, della corruzione, delle infiltrazioni mafiose, a situazione ha assunto dimensioni di tale portata ed evidenza da rendere necessario il prevalere del senso di responsabilità alla protesta fine a se stessa. Non una mobilitazione, dunque, ma una reazione propositiva e decisa finalizzata ad affrontare con tutti i soggetti che oggi hanno assunto direttamente o indirettamente il governo del Servizio sanitario regionale, i gravi problemi che guastano da decenni il nostro universo sanitario. La Calabria – concludono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Calabria - ha veramente bisogno di reagire a questo stato di perenne umiliazione e il sindacato ha il dovere di farsi portatore delle istanze e dei bisogni degli operatori sanitari e delle comunità, con un approccio positivo alle varie problematiche e con proposte concrete».