Io so come fare, e tu? Per “accorciare le distanze” tra le persone affette da diverse forme di demenza, quali Alzheimer, Parkinson e demenze vascolari, l’Associazione Ragi Onlus, guidata da Elena Sodano, ha avviato, di concerto con l’Azienda per la mobilità cittadina (Amc) di Catanzaro, un progetto per consentire agli autisti di poter conoscere l’approccio più adeguato e saper instaurare una particolare relazione di cura nei casi in cui tra i propri utenti ci sia una persona con patologie neurodegenerative. Un’idea che ha “contagiato” anche altri comparti. Dopo l’avvio del primo corso di formazione con l’Amc, partiranno anche i corsi con i Vigili del fuoco e la Polizia municipale. Il progetto è stato presentato ieri dalla presidente Sodano e dall’Amministratore unico dell’Amc, Giorgio Margiotta all’interno della sala d’attesa della storica funicolare di Catanzaro. All’incontro hanno preso parte il vicesindaco Ivan Cardamone, il presidente del forum provinciale del Terzo settore Giuseppe Apostoliti, il comandante dei Vigili urbani Amedeo Cardamone ed il funzionario del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Catanzaro, Luigi Ricci.

 

Il progetto 

Si tratta di un aiuto concreto per la sua utilità operativa, ma soprattutto per la valenza umana che questo progetto potrebbe avere anche su tutto il territorio calabrese per creare un percorso dove i cittadini abbiano la possibilità di trasformarsi in una rete comunitaria capace di accogliere e coinvolgere le persone con demenza e dove ascolto, inclusione, comprensione, accoglienza, non siano solo parole inconsistenti, ma interventi concreti da offrire alle persone con le demenze e alle loro famiglie. Questa la sfida lanciata dalla Federazione Alzheimer Italia e che la Ragi ha accolto ed avviato nella città di Catanzaro diventata, lo scorso giugno, una città amica delle demenze,  Dementia Friendly Community. Così come avvenuto anche a Cicala (Cz).

 

«Il nostro obiettivo - ha spiegato la Sodano - è quello di continuare a fare politica di comunità, politica di territorio perché le persone con le demenze vivono il territorio e quindi è normale che le istituzioni, l’Amc, i vigili urbani ed i vigili del fuoco possano capire e sapere in che modo poter entrare in relazione con queste persone e come decodificare un linguaggio che molto spesso non è il linguaggio a cui noi siamo abituati. Tutte queste piccole cose ci fanno pensare che da Catanzaro possa partire un cambiamento che coinvolga tutta la Calabria, affinché tutta la regione diventi amica delle demenze».

 

«Questa bellissima interazione tra la pubblica amministrazione e chi opera sul territorio nel mondo del sociale – ha detto il vicesindaco Cardamone – ci permetterà di rendere questa città sempre più vicina alle persone con difficoltà e a sensibilizzare i dipendenti pubblici e tutta la cittadinanza».

«L’Amc non voleva mancare a questo appuntamento – ha spiegato l’Amministratore unico dell’Amc, Giorgio Margiotta – che reputiamo importante per il sociale, per la nostra società e per la città di Catanzaro, tra i primi, in Italia, ad aver avviato questo progetto». Tra il pubblico in sala, alcuni ospiti del Centro diurno Al.Pa.De. della Ragi Onlus e le loro famiglie, emozionati e commossi per la straordinaria partecipazione delle istituzioni e della comunità che, pian piano, si stanno aprendo ad un nuovo approccio nei confronti di chi vorrebbe solo vivere la propria quotidianità.

 

Dettagli del corso

I corsi partiranno dal prossimo mese di gennaio. Per la prima fase, il corso sarà della durata di tre giorni, da tre ore ciascuna, in cui saranno fornite le basi per entrare in relazione con le persone affette da demenza: come comunicare, come decodificare linguaggi apparentemente incomprensibili, come capire e come rispondere al loro disorientamento. Parallelamente, saranno realizzati attività laboratoriali con il metodo Teci – Terapia espressiva corporea integrata – per fare emergere la parte emozionale delle persone con demenze.  

Tre le figure professionali alle quali è affidata la formazione: la presidente della Ragi, nonché psicoterapeuta Elena Sodano; la psicologa Amanda Gigliotti e l’assistente sociale Caterina Mazzocca.